Sesso, internet fa crollare i rapporti: il 20% in meno a causa di smartphone e tablet

Sesso, internet fa crollare i rapporti: il 20% in meno a causa di smartphone e tablet
3 Minuti di Lettura
Venerdì 3 Aprile 2015, 15:58 - Ultimo aggiornamento: 7 Aprile, 09:16
Una volta era colpa della televisione. Ora degli smartphone e dei tablet perennemente presenti fra moglie e marito. Ed ecco che cala significativamente il numero di rapporti sessuali fra le coppie, almeno quelle britanniche, oggetto del nuovo libro dello statistico David Spiegelhalter dell'Università di Cambridge. L'indagine ha messo in evidenza che la quantità media di 'incontrì sotto le lenzuola delle coppie eterosessuali del Regno Unito si è ridotta da quattro al mese nel 2000 a tre. Mentre se consideriamo il dato del 1990, i rapporti intimi erano ben cinque al mese. Quindi un calo del 20%.

Parlando alla Bbc Radio 4, Spiegelhalter ha detto che anche se è difficile individuare le ragioni profonde di questo declino, sicuramente un ruolo l'ha avuto l'essere collegati sempre e comunque a internet e la diffusione capillare dei dispositivi mobili. «Un tempo c'era un'enorme separazione tra la nostra vita pubblica e quella privata. Ora queste due sono assolutamente integrate. Le persone controllano continuamente gli sms, i messaggi di posta

elettronica e le chat. Non esiste più quella sorta di tempo libero 'silenziosò che avevamo un tempo». I dati, contenuti nel volume 'Sex by Numbers', rivelano infine che gli uomini intervistati sostengono di aver avuto una media di 14 partner sessuali, mentre le donne 7.



DAL TERAPEUTA

«Il 90% delle coppie in crisi che si rivolge a un terapeuta ha un problema» di "distrazione" cronica nel momento in cui si va a letto, che si può accompagnare poi a varie altre problematiche. Sotto forma di telefonino, tablet, computer portatile, dunque, internet si insinua sotto le lenzuola degli italiani e ne mina la felicità sessuale: si preferisce

chattare o navigare piuttosto che fare l'amore.

«E, sempre nella maggior parte dei casi, è la donna a lamentarsi di questo problema, con l'uomo che si scusa adducendo motivazioni di lavoro per stare attaccato allo schermo», osserva Vito Frugis, sessuologo clinico veronese esperto in terapia della coppia (www.crisidicoppia.com).



Frugis commenta gli ultimi numeri diffusi in Gran Bretagna, secondo cui per colpa del web si è passati da 5 rapporti sessuali al mese nel 1990 agli attuali tre. «Noi italiani siamo da sempre più passionali - tranquillizza ironico l'esperto - e le indagini ufficiali degli istituti di sessuologia confermano che il numero di rapporti sessuali settimanali è abbastanza frequente, soprattutto nei primi anni della relazione sentimentale: anche 2-3 volte a settimana, con un trend che decresce con l'età coniugale, non tanto quella dei partner. Ma la questione sollevata Oltremanica sicuramente trova riscontro anche da noi, perché attiene a un modello che, attraverso i media, viene filtrato e appreso profondamente dalle nuove generazioni».



EROS STRAVOLTO

«Il modello di eros è stato totalmente stravolto dal web - prosegue - soprattutto quando si pretende di trasformare la camera da letto in un set porno e l'efficienza della prestazione prevale sulla sensorialità. Un modo di vedere il sesso, fra l'altro, molto maschile, che va assolutamente a discapito di quello femminile».

Spesso però, evidenzia l'esperto, «si confonde la causa con l'effetto: nel caso del telefonino che minaccia l'intesa fra due amanti, esso non è la causa del problema di coppia, ma è solo una conseguenza; per chi è "malato" di noia, di abitudine, occupare buona parte serata sul divano o sul letto fra chat e siti è modo per sancire qualcosa non va. Le diverse generazioni hanno avuto tutte le loro barriere coniugali, prima erano i libri, poi la televisione, ora gli smartphone e i tablet. Ma la finalità è la stessa».



Il sessuologo suggerisce però un modo per trasformare i dispositivi in un gioco a luci rosse: «Esistono moltissime applicazioni con finalità erotiche, che io stesso ho consigliato ad alcune coppie smartphone dipendentì come strategia per riattivare una complicità erotica. Le app propongono giochi sessuali che possono aiutare a ritrovare la chimicàa A condizione che poi il telefono venga spento. Sono numerose e si vanno diffondendo, e molti sessuologi americani le usano costantemente nella terapia, soprattutto delle coppie più giovani».


© RIPRODUZIONE RISERVATA