Un dollaro per ogni like, così Liz Eswein fa di Instagram il suo business

Un dollaro per ogni like, così Liz Eswein fa di Instagram il suo business
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Lunedì 1 Dicembre 2014, 21:08 - Ultimo aggiornamento: 3 Dicembre, 00:43
​Un dollaro per ogni like: è quanto chiede Liz Eswein, 25 anni da New York, ai brand che le commissionano foto da pubblicare su Instagram.

In altre parole: fare della passione per la fotografia un vero business. Iscritta dal 2010, anno in cui fu lanciata la popolarissima app per amanti delle foto “filtrate”, oggi Liz vanta un milione e 200mila followers ed è considerata una vera autorità.



Perché limitarsi a raccogliere il semplice apprezzamento degli utenti per le proprie foto se puoi fare di Instagram uno strumento di guadagno, una passione che abbia anche un risvolto economico? Con molta probabilità, è quanto Liz si è chiesta – e, con lei, gli altri che hanno seguito lo stesso intuito - postando le foto che scattava in giro per la Grande Mela con il suo smartphone. Nel farsi notare e raccogliere così tanti seguaci, ha svolto un ruolo fondamentale il nome dell’account che si è scelta: @NewYorkCity. Le ultime foto “sponsorizzate” hanno totalizzato ciascuna più di 23mila like. E due foto panoramiche delle Ande, scattate durante un viaggio (tutto a spese del committente), le hanno fruttato rispettivamente 19mila e 20mila “mi piace”. Fatevi un po’ di calcoli e capirete di cosa si sta parlando. «Instagram mi ha portato intorno al mondo» racconta Liz soddisfatta, «sono da poco tornata dal Cile per un progetto a cui sto lavorando. Non ci sono parole per descrivere quanto è stato divertente, viaggiare per il mondo ed essere pagata per andare in questi posti e fare fotografie, una cosa che adoro».



Che sia una marca di scarpe o un ufficio del turismo, è questa la politica recente seguita da numerosi marchi: scovare gli utenti più seguiti per raggiungere una platea più ampia e giovane, pagandoli profumatamente per ogni servizio richiesto. Laundry Service, una social media agency di New York, di cui è parte anche Liz Eswein, fa proprio questo: collegare lei e la sua rete di mille utenti influenti con alcuni dei maggiori brand mondiali. Jason Stein, il fondatore dell’agenzia, ha un quadro della situazione molto chiaro: «Le compagnie hanno capito che una foto su un account Instagram con più di 100mila followers raggiunge direttamente molte più persone di qualsiasi altra campagna pubblicitaria tradizionale».



I numeri di Instagram sono impressionanti: 200 milioni di iscritti, che postano 60 milioni di foto al giorno; il 90% ha meno di 35 anni, più della metà usa l’app quotidianamente; mille commenti al secondo, un miliardo e 600 milioni di like ogni giorno. Uno dei primi ad intuire le potenzialità commerciali dell’app per photos addicted è stato Brian DiFeo. Dall’iniziale anonimato, si è fatto notare con una serie di iniziative (come quando, nel marzo 2011, ha chiesto agli organizzatori di un festival di musica di New York l’ingresso gratuito all’evento in cambio di foto da scattare nel corso della manifestazione). Insieme a una sua seguace, ha dato vita al Mobile Media Lab, la prima agenzia pensata unicamente per connettere la crescente comunità di Instagram con marchi e compagnie. Se desiderate farne parte, sappiate che dovreste essere seguiti come minimo da 10mila followers.
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