Salgono la scalinata di Rocky a Philadelphia e incontrano Stallone, il selfie è d'obbligo

Sylvester Stallone e i suoi tre fan (philly.com - foto AP photo/Peter Rowe))
di Giacomo Perra
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Venerdì 23 Gennaio 2015, 20:30 - Ultimo aggiornamento: 24 Gennaio, 17:16

Sembrava una giornata come tante per Peter Rowe e due suoi compagni di college californiani. Una breve visita ai monumenti, un giretto qua e là e poi, ovviamente, il clou: la corsa sulla mitica “scalinata di Rocky”, un must per chi si trova a passare per Philadelphia. Saliti i suoi settantadue gradini, gli stessi su cui quotidianamente il pugile più famoso della storia del cinema si arrampicava in cerca della gloria sportiva, i tre ragazzi si apprestavano a immortalare l’evento con l’immancabile selfie quando, all’improvviso, ecco l’attimo che trasforma l’ordinario in straordinario: “Ehi, ragazzi, state andando forte. Così mi fate fare brutta figura”. Davanti a loro, c’era lui, Rocky Balboa, alias Sylvester Stallone.

“Stava passeggiando con uno della sua famiglia”, ha raccontato Rick Rowe, padre di Peter, residente nella vicina Strasburg, Pennsylvania, su Facebook, dove non ha proprio potuto fare a meno di caricare la foto che ritrae il figlio, nei pressi del celebre “Museum of Art” e con i suoi compagni di avventura, insieme all’attore.

Meno emozionato ma sicuramente divertito almeno quanto loro, Stallone ha continuato a scherzare con i suoi giovani sostenitori anche durante lo scatto, concedendosi all’obiettivo con il pugno alzato al cielo come solo il suo mitico personaggio sapeva fare.

“Sì, è stata una cosa molto simpatica, sia per lui che per i ragazzi - ha ammesso Michelle Bega, agente di Stallone -. Quando visita le scalinate lui preferisce non farsi notare più di tanto, cercando però di porsi simpaticamente nei confronti dei fan”.

La star italoamericana, tra l’altro, era a Philadelphia proprio per girare uno spin-off di “Rocky”, marchio che lo ha lanciato nel gotha del cinema mondiale. Stallone, infatti, è tra i protagonisti di “Creed”, pellicola che s’incentra sulla storia del nipote di Apollo, il pugile che Balboa affrontò nei primi due capitoli della saga. Nel film, a dispetto dei suoi sessantotto anni, l’attore sarà l’allenatore e il mentore del ragazzo, che naturalmente cercherà di condurre alla vittoria in una nuova sfida. La missione più difficile per Stallone, però, oltre la finzione, sarà quella del botteghino: di sicuro a sostenerlo tra il pubblico ora avrà tre alleati in più.