Il villaggio si trasforma in una discoteca a cielo aperto e i tanti piccoli si scatenano sulle note di Madame, Il Triangolo, Mi Vendo e No Mamma no. “Roma non mi manca - continua la presidente dell’associazione Silenas - ogni volta che torno in Tanzania è come stare in famiglia. Sto bene senza avere nulla qui: non vedo l’ora di svegliarmi per vederli ridere e giocare”. Il tempo di una canzone e, per pochi minuti, la felicità è stampata sui volti dei bambini che popolano i villaggi a 500 chilometri a sud della capitale Dar Es Salaam. Il cantautore romano anche da queste parti è una leggenda e le sue note, a volte un po’ stroppiate nell’accento, riecheggiano a qualsiasi ora. “Inutile dire - conclude Carla Vegliante - che qui c’è bisogno di tanto altro. Con l’associazione Silenas stiamo cercando di ultimare una casa famiglia e un punto di primo soccorso e ce la faremo. La musica ci accompagna sempre e non cerchiamo soldi né vogliamo farci pubblicità. L’unica cosa che davvero chiediamo a Renato è se può inviarci un video in cui saluta tutti questi bambini. Lo porterò a loro il prossimo agosto e questo sarà per loro il regalo più bello”. Una storia, questa, che sembra una favola. Qui dove il cielo, davvero, non è soltanto una macchia scura.
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