Francesca Pascale: ad Arcore ho portato ordine io, pagavano i fagiolini 80 euro al chilo

Francesca Pascale
di Mario Ajello
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Mercoledì 9 Ottobre 2013, 09:01 - Ultimo aggiornamento: 10 Ottobre, 15:47

Siccome Berlusconi - come sostiene Francesca Pascale - le dice sempre di s, anche stavolta il Cavaliere ha dovuto obbedire e si è arreso alla fuga dei fagiolini da Palazzo Grazioli.

Costavano troppo questi legumi, almeno nella reggia berlusconiana, e allora la fidanzata - naturalmente spalleggiata da Dudù - ha reagito con piglio sparagnino: «Dovevo intervenire. Pagavano i fagiolini 80 euro al chilo. Vi pare possibile?». No. E dunque, la first fidanzata (finché Silvio non dirà di sì anche alla richiesta di matrimonio) ha avviato dalle verdure la spending review della dimora ex presidenziale. Dove forse e chissà chi ha fatto la cresta sulla spesa per troppo tempo? Dove certi sfarzi appaiono in controtendenza non solo rispetto alla crisi economica ma anche alla condizione di una persona che tra poco servirà brodini alla mensa dei poveri di fronte a casa, come lavoro socialmente utile, o crescerà pomodori nell’orto della comunità di don Mazzi insieme a Lele Mora? Narra ancora Francesca: «Arrivavano casse così di pesce, quando lo sanno tutti che il presidente non solo non lo mangia ma prova fastidio anche solo per l’odore, quando lo cucinano. Insomma, mancava una donna in casa». Ora c’è. Forse più rigorosa sui conti rispetto a Saccomanni, e meno finanziariamente creativa di Tremonti.

E comunque, si sta aprendo un «giallo» politico: chi mangiava il pesce presidenziale che il presidente non mangiava? Perché sono stati trovati talvolta nel palazzo spicchietti di aglio clandestino e intere cipolle di cui notoriamente - come ribadisce anche Francesca - Berlusconi disprezza l’odore, il sapore e la presenza sia cotta che cruda? Ma se il «giallo» politico-economico è di non facile soluzione, il «giallo» sentimentale che appassiona l’intera nazione - e così formulato da Francesca: «Perché il presidente Berlusconi ha scelto me e non altre donne molto più belle di me?» - ieri si è risolto. La soluzione del mistero sta in queste parole, pronunciate dalla graziosa fidanzata. «Io fisicamente non sono ’sto granché. Però gli tengo testa, gli dico quello che penso, faccio un po’ di ordine in casa e a lui piace». Ma forse piace meno ad altri, se è vero che a causa di Francesca l’inseparabile cuoco del leader azzurro, Michele Persechini, ha lasciato il palazzo e s’è messo in proprio. E così, Francesca e Silvio - il quale permette tutto ma guai a chi gli tocca l’ossobuco alla milanese che è il suo piatto preferito - sono diventati come Sandra e Raimondo a «Casa Vianello». Lei: «Io la sera scalcio sotto le coperte». E Silvio? Dice sì? Dice di no, e anche rabbiosamente, quando pensa a tutti i soldi di alimenti che dà a Veronica. Francesca gli è solidale: «In quale Paese un uomo viene condannato a pagare 3 milioni di euro al mese all’ex moglie e non c’è una rivolta d’opinione?». Oltretutto, se restassero in cassa quei 3 milioni, si potrebbero anche comprare i fagiolini a 80 euro.

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