La soluzione era lì, a portata di mano, più semplice di quanto non pensasse: dire la verità. Dopo anni di depressione e di solitudine interiore che lo avevano fatto sprofondare in un pozzo buio, prigioniero di un corpo che non sentiva suo, Bob Wallace alla fine ha trovato il coraggio di dire a sua moglie Jo e a suo figlio William quello che voleva veramente: diventare una donna.
Aveva paura di perderli. E' successo esattamente il contrario: la moglie lo ama più di prima e il figlio, che non lo sopportava come padre, è felice di avere una "nuova mamma". Mamma Roxy, che a Natale sarà una donna a tutti gli effetti dopo un intervento chirurgico.
Bob, 50anni, ex guardia del corpo di Church Down nel Regno Unito, è sposato dal 1994 con Jo. Nel 2006 è nato William: da allora ha seguito il figlio ogni giorno, accudendolo materialmente ma senza mai riuscire a stabilire un contatto affettivo con lui.
«Ho messo un muro tra noi - ammette oggi Roxy - Gli davo da mangiare, lo vestivo, lo lavavo, ma non ho mai creato un contatto emotivo con lui». Roxy ha raccontato di come si fosse sempre sentita diversa e di come ci siano voluti decenni per rendersi conto pienamente di essere transgender: «Non mi sono mai sentita a mio agio nei panni di un uomo. A 12 anni ho indossato abiti femminili per vedere che cosa si provava. A 16 anni ho provato di nuovo, ma quando il mio patrigno mi ha scoperto e mi ha chiamato "mostro" minacciando di mandarmi da uno psichiatra, ho disperatamente cercato di reprimere quei sentimenti».
Poi il matrimonio con Jo, la nascita di William, gli anni bui. Fino a quando, nel 2013, all'improvviso decise di liberarsi di quel peso che portava sulle spalle e disse la verità. «La mia più grande paura era che avrei perso la mia famiglia. Ma non è andata così.
Non solo la mia incredibile moglie mi è stata accanto, ma io e mio figlio siamo più vicini che mai». Bob e Jo avevano deciso di mantenere il segreto con William fino a quando non avesse avuto l'età per la scuola secondaria. Ma nel luglio 2014 si dissero che non potevano più aspettare e hanno detto al bimbo che suo padre era ormai una madre. Incredibilmente William ha accettato subito la situazione.
«Gli abbiamo mostrato una foto di Roxy per vedere come avrebbe reagito - racconta Jo - Poi Roxy si è presentata a lui truccata e vestita da donna. La reazione di nostro figlio è stata incredibile: l'ha presa subito in simpatia e da quel momento non ha fatto altro che farsi coccolare. Non amava molto Bob come padre, mentre è felicissimo di avere una madre come Roxy: dice di non volere che torni a essere quel vecchio padre che lo rimproverava in continuazione e che stava sempre in silenzio. Gli abbiamo detto che avrebbe potuto continuare a chiamarlo "papà", ma lui si è rifiutato. "Perché dovrei farlo?" ha detto. E subito ha iniziato a chiamarla "mamma Roxy"».
«Non appena sono diventato una donna - racconta Roxy - William si è trovato completamente a suo agio. Ora è felice e ha fiducia in me, siamo vicini e facciamo tutto insieme. Non ero il migliore dei papà, ma sto facendo di tutto per recuperare il tempo perduto e cercare di essere una madre migliore. Bob era molto maschile e aveva paura di mostrare le emozioni, mentre Roxy è molto sensibile e affettuosa. Niente mi rende più felice di quando William salta su di me e mi riempie di baci. Vuole che Bob non torni mai più perché era scontroso e lo sgridava tanto. Sono d'accordo: Bob era proprio un tormento».
«In passato vedere Bob chiudersi sempre più in se stesso è stato dolorosissimo - racconta Jo - Era in subbuglio, ma anche lui non sapeva perché. Poi, quando nel 2013 sganciò la notizia bomba annunciando di voler essere una donna, quel fulmine a ciel sereno dette un senso a tutto. Avevo sempre percepito che qualcosa lo divorava dentro, senza capire cosa. Sono rimasta scioccata, ma tutto quello che volevo era che Bob fosse felice, così ho accettato di aiutarlo. Dopo tutto, lo amavo da 20 anni e non mi importava quale fosse il suo aspetto. Ovviamente, fisicamente mi piaceva più Bob, ma nel corso del tempo la mia attrazione per Roxy è cresciuta. Per la prima volta dopo decenni può essere se stessa: adesso usciamo spesso insieme la sera e siamo più innamorati che mai. Lei ha cominciato da tempo un trattamento ormonale e ha cambiato nome. Per dicembre è previsto l'intervento per il cambiamento definitivo di sesso. Sto solo aspettando Natale, quando finalmente Roxy potrà avere quel corpo con il quale avrebbe voluto nascere».