Smartphone, l'allarme degli esperti: «In Europa troppi minori possiedono già un telefono»

Smartphone, l'allarme degli esperti: «In Europa troppi minori possiedono già un telefono»
di Antonio Bonanata
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Lunedì 5 Ottobre 2015, 14:02 - Ultimo aggiornamento: 6 Ottobre, 22:01
Dalla Spagna arriva il preoccupato allarme degli esperti sull’uso di telefoni cellulari da parte dei minori, un avvertimento che però si estende a tutta Europa e riguarda anche l’Italia: torna a crescere, infatti, il numero dei pre-adolescenti, compresi nella fascia d’età 10-15 anni, che dispongono di uno smartphone.



Si consolida una tendenza emersa già negli anni della crisi: emblematico, in questo senso, il picco (a detta di alcuni, negativo) toccato nel 2009, quando la percentuale dei più piccoli con un telefono personale tra le mani raggiunse il 68,4 per cento. Non siamo ancora arrivati a questi tassi, dopo due anni di sostanziale stasi, ma se il trend del 2015 dovesse essere confermato, raggiungerli di nuovo non sarebbe difficile.



I dati fanno parte di un’inchiesta commissionata dall’Istituto nazionale di statistica spagnolo (INE) “sull’uso e le attrezzature tecnologiche domestiche di informazione e comunicazione”. 67 ragazzini su 100 possiedono un cellulare o uno smartphone: è il 3,5 per cento in più rispetto allo scorso anno. La concentrazione è altissima tra i 14 e i 15 anni: nove ragazzi su dieci ne hanno almeno uno.



Il dato viene poi spacchettato, risultando più o meno alto da regione a regione, con picchi massimi nei Paesi baschi (79,6 per cento) e nella regione intorno a Madrid (72-73 per cento); in Catalogna, invece, i tassi più bassi (61,8 per cento). Ciò che preoccupa di queste cifre, al di là dell’andamento annuale, è il rischio che si abbassi sempre di più l’età in cui avviene il primo contatto con il cellulare. In agosto un’inchiesta del Guardian evidenziava come i dispositivi elettronici e altri devices di ultima generazione (tra cui e-book e tablet) abbiano cambiato le abitudini di lettura degli under 10. Figurarsi l’uso, ormai comunissimo tra i più piccoli, degli smartphone, diventati il regalo più appetibile al posto di giocattoli tradizionali, come trenini o puzzle.

L’indagine spagnola offre anche altre cifre, sull’aumento degli acquisti online e dei collegamenti a internet che sfruttano la banda larga; ciò che però ha attirato di più l’attenzione degli esperti è la crescita degli smartphone tra i 10-15enni. Intanto, c’è chi prova a elaborare un decalogo sull’uso corretto del telefono da parte dei più piccoli (fonte: nostrofiglio.it). Lo smartphone si condivide con i genitori; si usa solo quando serve; non si usa a tavola, quando qualcuno parla, si spegne di notte; il bambino va educato all’uso di internet; non si prendono in giro i compagni su WhatsApp o su Facebook; non si leggono messaggi di nascosto ma si chiede di leggerli insieme; fino a 12 anni il bambino va tenuto sotto controllo; i genitori devono dare il buon esempio; non si usa quando si fanno i compiti; si deve imparare a esprimere le emozioni non solo attraverso le emoticon.



Ed è di poche settimane fa un altro dato che, incrociato con questi ultimi, deve indurre a riflettere sull’uso che i ragazzi (questa volta italiani) fanno degli smartphone: le connessioni a internet da dispositivi mobili hanno superato quelle da pc (51 per cento contro 50).