Cecilia Rodriguez: «Contenta per la scarcerazione di Fabrizio Corona»

Cecilia Rodriguez: «Contenta per la scarcerazione di Fabrizio Corona»
di Nicole Cavazzuti
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Martedì 23 Giugno 2015, 16:10 - Ultimo aggiornamento: 26 Giugno, 12:43

Cecilia Rodriguez, l'ex naufraga dell’ultima edizione dell’Isola dei Famosi, non usa mezzi termini: «Sono contenta che Fabrizio Corona sia stato scarcerato e affidato ai servizi sociali.

Lo conoscevo perché è stato a lungo il fidanzato di mia sorella Belen: non credo si meritasse una pena tanto dura».

Tra gli ospiti presenti al party di lancio del primo flagship Salon Cotril aperto dalla sorella Belen a Milano, Cecilia si racconta senza veli tra lavoro, amore e vacanze.

Dopo L’Isola dei Famosi com’è cambiata la tua vita? «La verità? Non è cambiata.

Sono tornata alla mia routine, l’unica differenza è che lavoro ancora di più. Di recente ho lanciato con mia sorella Belen anche la nuova collezione di linea di bikini che quest’anno si è arricchita di due nuovi accessori, borse ed espadrillas. E dopo l’estate sarò impegnata in diversi progetti, di cui ancora non posso anticipare nulla».

A proposito, come tutte le estati andrai in vacanza con Belen e i vostri compagni a Formentera. Come trascorrete le vostre giornate sull’isola?

«Per lo più in casa! Cuciniamo, cantiamo, parliamo. Il fatto è che riusciamo a stare insieme solo due settimana all’anno. E in quelle occasioni cerchiamo di godere reciprocamente al massimo uno dell’altro».

Dopo l’Isola dei Famosi avevi detto che tu e Francesco Monte vi sareste sposati. Ci sono novità in merito?

«Non è proprio così: certo, mi piacerebbe sposarmi, ma c’è tempo. Sono appena due anni che stiamo insieme, senza contare che io ho solo 25 anni. Insomma, l’intenzione c’è, ma non abbiamo fretta».

E pensate ai figli?

«Sì, certo. La verità? Mi piacerebbe essere una mamma giovane. Sogno una famiglia numerosa e vorrei il primo figlio intorno ai 27 anni. Poi vedremo, queste cose non si decidono a tavolino». Chi è più geloso tra te e Monte? «Su questo fronte siamo messi male. Ci marchiamo entrambi a uomo. Per fortuna nutriamo un reciproco profondo rispetto».