Sesso con il capo del fidanzato alla vigilia delle nozze, poi lo accusa di stupro

Sesso con il capo del fidanzato alla vigilia delle nozze, poi lo accusa di stupro
di Federica Macagnone
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Mercoledì 25 Novembre 2015, 17:49 - Ultimo aggiornamento: 24 Novembre, 17:36
Era alla vigilia delle nozze, ma appena ha avuto l'occasione di portarsi a letto il capo del suo fidanzato non ci ha pensato due volte: dopo averlo tempestato di messaggi hot e di foto in cui posava nuda, lo ha invitato a casa e ha fatto sesso con lui.



Poi, una volta scoperta, per non mandare all'aria il proprio matrimonio ha accusato con diabolica disinvoltura il suo amante di stupro e lo ha fatto spedire in prigione. Solo dopo 24 giorni, messa alle strette, ha ammesso di aver mentito.



Sophie Tucker, una 23enne del Devon, in Gran Bretagna, madre di due bambini e fidanzata con Chris Hutchings, 28 anni, era a un passo dalle nozze, ma da tempo aveva messo gli occhi su Carl Williamson, il 51enne capo del suo promesso sposo. Gli inviava messaggi provocanti, intratteneva con lui conversazioni "bollenti" su Facebook, gli spiattellava il suo corpo nudo tramite foto inviate sul cellulare. E una volta, quando passò una serata fuori con Chris e Carl, arrivò a toccarlo spudoratamente sotto il tavolo mentre il suo fidanzato ignaro era insieme a loro. Poi sferrò l'attacco finale: lo invitò a casa, lo spinse su un divano e fece sesso con lui.



Al momento di uscire dalla casa di Sophie, però, Carl fu sorpreso da Chris: la situazione era talmente evidente da non lasciare adito a dubbi. La ragazza, vistasi persa, e terrorizzata dall'idea di veder naufragare le nozze a un passo dal traguardo, stravolse la realtà con un triplo salto mortale: si rivoltò contro l'uomo che lei stessa aveva sedotto accusandolo di stupro. Carl fu arrestato il giorno dopo e tenuto nell'angoscia per 24 giorni, fino a quando la verità non è venuta a galla. «Sono stato trattato come un criminale - ha detto in tribunale alla Exeter Crown Court - E' una vicenda che mi ha provocato depressione e che ha danneggiato la mia azienda».



Sophie, invece, in aula ha pianto dichiarandosi estremamente "dispiaciuta" per quello che aveva fatto e giustificandosi dicendo di aver mentito per paura che Chris rompesse il fidanzamento con lei. «Sophie è una donna giovane e immatura - ha detto il suo avvocato, Adrian Chaplin - che stupidamente ed egoisticamente ha avviato una relazione del tutto inadeguata alla vigilia del suo matrimonio».



Per le sue false accuse, Sophie è stata condannata a 18 mesi di carcere, ma il giudice ha sospeso la pena, dopo la sua confessione, perché non riteneva giusto che i suoi figli fossero «condannati a soffrire a causa del comportamento e della stupidità della madre».



E mentre il caso veniva dibattuto, il povero Chris sedeva fuori dall'aula insieme a sua madre in attesa che quell'incubo finisse. Almeno in tribunale. Quello che sarà della sua storia con Sophie è ancora un'incognita: il giudice l'ha parzialmente graziata, mentre è tutto da vedere se lui riuscirà a dimenticare e a perdonarla.