Raffica di multe a Prato, automobilisti inferociti. Ma era un pesce d'aprile

Raffica di multe a Prato, automobilisti inferociti. Ma era un pesce d'aprile
di Stefania Piras
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Mercoledì 1 Aprile 2015, 15:31 - Ultimo aggiornamento: 16:35
Sfilza di multe sui parabrezza di Prato, stamattina. Centinaia di automobilisti hanno intasato il comando della municipale chiedendo spiegazioni, indecisi se mettere mano al portafogli. Il verbale rosa era in tutto e per tutto realistico. Gli agenti pratesi, quelli veri, hanno rispedito tutti a casa perché quei verbali non erano stati compilato da loro, bensì da altri colleghi: gli immaginari vigili del fantomatico comune di “Plato”. In altre parole: era un pesce d’aprile.



Un fake d’autore, smascherato solo dopo un’accurata lettura a partire dall’intestazione che recitava “comune di Plato”. E come se non bastasse anche le indicazioni di pagamento scritte in basso, microscopiche, erano inventate ad arte e perciò farlocche al 100%: "pagamento in misura ridotta entro le 24h. Nel caso in cui il pagamento venga effettuato oltre le 24 ore successive alla constatazione, la sanzione viene raddoppiata come citato dal nuovo codice della strada del 30 febbraio 2015 governo Renzo".



I confezionatori del pesce d’aprile sono due ristoratori: Luca Fragorzi, pratese di 41 anni, e Riccardo Corsi, 55 anni e veterano di Scherzi a Parte, la famosa trasmissione Mediaset. Il nome del locale, d’altronde, suggerisce lo spirito dei due: Sempre più grulli. Il ristorante ora è a Campi Bisenzio, e prima a Prato. C’è una punta di riscossa nello scherzetto compilato a mano, verbale per verbale, e architettato con un gruppo di venti amici (nelle foto le riunioni preparatorie): “Prato era un centro di toscanità – ha detto Luca – ci siamo detti: facciamo uno scherzo ai pratesi per farli svegliare”.