«Il selfie è peccato», parole di un giovane islamico: e la rete gli regala una pioggia di selfie

«Il selfie è peccato», parole di un giovane islamico: e la rete gli regala una pioggia di selfie
di Stefania Piras
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Martedì 27 Gennaio 2015, 15:05 - Ultimo aggiornamento: 16:19
Arroganza, narcisismo, ostentazione. Tutti atteggiamenti che il Corano bolla come peccati e che secondo Felix Siauw, giovane islamico indonesiano, possono essere riassunti in un’unica parola eretica: selfie.

Il giovane predicatore (ha un canale youtube, un sito e i profili Twitter e Facebook con oltre un milione di seguaci e sempre aggiornati) ha lanciato su Twitter un manifesto in 17 punti in cui spiega perché l’autoscatto sia da considerare una pratica illegale, da mettere al bando.



Si scaglia soprattutto contro le donne, che si puntano addosso gli smartphone senza ritegno. Secondo il sito Jakarta Coconuts, che ha tradotto i tweet di Siauw, gli utenti indonesiani non sono troppo d’accordo e hanno lanciato un hashtag di protesta: un selfie per Siauw in cui postano autoscatti sorridenti.



Il giovane Felix è dovuto correre ai ripari spiegando che intendeva promuovere l’auto riflessione più che l’autoscatto. Giusto o no? L’Indonesia ha una concentrazione di smartphone altissima e anche il presidente Joko Widodo, è un fan dell'autoscatto. Basta dare un’occhiata alla sua pagina facebook dove mesi fa aveva radunato i compagni di classe del figlio per un selfie di gruppo.