Poliziotto uccide e fa a pezzi un uomo incontrato su sito per cannibali: al via il processo

Detlev Guenzel
di Federica Macagnone
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Lunedì 25 Agosto 2014, 13:31 - Ultimo aggiornamento: 27 Agosto, 12:03

Detlev Guenzel, 56 anni, era insospettabile. Nessuno avrebbe potuto immaginare che dietro l'immagine del poliziotto modello di Dresda si potesse nascondere un mostro.

Di giorno compagno affettuoso, padre di una bimba e lavoratore irreprensibile, di notte spietato cannibale impegnato a trasformare una fantasia in macabra realtà. L'ufficiale tedesco è accusato di aver strangolato e fatto a pezzi Wojciech Stempniewicz, 59 anni, uomo d'affari di origine polacca, incontrato su un sito per cannibali.

Il processo, iniziato in questi giorni, ha ripercorso le fasi dell'incontro tra i due uomini.

Detlev e Wojciech si sono incontrati a ottobre scorso su questo sito per cannibali, che vanta l'iscrizione di oltre tremila persone e si propone come “il 1° sito di carne esotica”: i due si sono tenuti in contatto via mail e sms per un mese prima di stabilire la data fatale del 4 novembre. Pare che la decisione di incontrarsi sia scaturita da una frase della vittima che ha auspicato di «spingersi oltre le fantasie».

Guenzel è andato a prendere Stempniewicz, che veniva da Hannover, alla stazione centrale di Dresda, poi lo ha portato nella casa di Hartmannsdorf-Reichenau, dove gestiva un bed and breakfast con il compagno.

Secondo il procuratore il carnefice ha condotto la sua vittima nel seminterrato, l'ha strangolata con una corda e l'ha appesa a un gancio. Dopodiché ha deciso che quello che stava per fare meritava di essere filmato. Ha premuto il tasto rec della telecamera, ha azionato lo stereo con un cd di musica pop e ha iniziato a tagliare il corpo in piccoli pezzi. «Ha ucciso e smembrato il corpo perché farlo lo stimolava sessualmente – ha dichiarato il procuratore Andras Feron – ha filmato tutto perché potesse nuovamente eccitarsi riguardando ciò che aveva fatto». Quattro ore di orrore condensate in un filmato di 50 minuti che l'uomo stesso ha deciso di distruggere ma che, per aiutare la ricostruzione dei fatti, è stato ricomposto dalla polizia. «Orrore puro. Non si può credere sia successo tutto questo» hanno dichiarato gli investigatori.

Dopo aver raccolto tutti i pezzi è andato nel giardino di casa, ha scavato delle buche profonde e ha seppellito i resti dell'uomo. La polizia non è ancora riuscita a dimostrare se l'uomo abbia mangiato qualche parte del corpo della vittima: i genitali di Stempniewicz non sono mai stati ritrovati .

Guenzel, che non non ha mai parlato di aver ucciso l'uomo, potrebbe essere incarcerato per omicidio e per “disturbo della pace dei morti”. Il processo dovrebbe riprendere il 1° settembre e dovrebbe durare 15 giorni.

Il caso ha delle attinenze con un altro macabro precedente: nel 2006 Armin Meiwes fu condannato all'ergastolo per aver ucciso, smembrato e mangiato il corpo di un ingegnere elettrotecnico Bernd Brandes nella sua casa di Kassel. I poliziotti trovarono nel congelatore delle vaschette con pezzi della vittima, la maggior parte delle quali erano state mangiate fritte nell'aglio. Il giudice del processo riconobbe che Brandes era stato consenziente e che sia la vittima sia il carnefice erano «persone psicologicamente malate».