Australia, mucche con il gps: l'ultima frontiera dell'allevamento

Mucche al pascolo (foto Daniele Lira, fototeca Trentino sviluppo spa)
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Venerdì 8 Maggio 2015, 13:09 - Ultimo aggiornamento: 10 Maggio, 13:44
Una nuova tecnologia basata su congegni di localizzazione Gps per monitorare i comportamenti sociali e di gruppo dei bovini da carne dei due sessi, per potenziare i tassi di riproduzione negli sconfinati allevamenti del nord dell'Australia.

È il progetto realizzato da ricercatori dell'Università del Queensland Centrale, che hanno messo a punto un collare di interazione sociale, capace di rilevare e conservare informazioni per settimane su ogni movimento degli animali. Il congegno usa segnali radio e una serie di antenne per individuare l'ubicazione. I lettori dei segnali vengono installati dei punti di abbeveraggio e le associazioni fra animali vengono registrate mentre vengono a bere.



La differenza di tempo fra individui è interpretata come misura di interazione sociale - ha spiegato il responsabile del progetto, Dave Swain del Dipartiremmo di Ricerca Agricola e Ambientale dell'ateneo, alla radio nazionale Abc. «L'obiettivo maggiore è di aumentare i tassi riproduttivi nell'industria della carne bovina e la sola maniera di farlo è di raccogliere migliori informazioni sul loro status riproduttivo quotidiano», ha detto Swain.«Siamo interessati alla performance riproduttiva, e la riproduzione è un evento molto sociale. È legata ai contatti fra mucche e tori, ma esploriamo anche aspetti come il comportamento materno, e come le mucche si prendono cura della prole», ha aggiunto.



Una delle interessanti realtà scoperte è che quando le mucche hanno figliato, tendono a trascorrere tempo con altre madri con vitelli della stessa età. «È un po' come andare a un gruppo di madri e bebè, quando ci si unisce a un gruppo di madri, con cui si resta insieme mentre i figli crescono e vanno a scuola», ha detto ancora lo studioso. «E' importante abbracciare nuove tecnologie in un mercato in evoluzione. I consumatori vogliono essere sicuri che la carne che comprano sia prodotta nelle circostanze migliori possibili».
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