James Bond e l'operazione «sanpietrino pericoloso»

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Sabato 28 Febbraio 2015, 06:21 - Ultimo aggiornamento: 08:57
Piovono soldi per il disturbo alla città (e ai cittadini coinvolti) dal carrozzone hollywoodiano che imperversa da giorni sulla Capitale: si gira il 24° kolossal della serie ispirata da Ian Fleming, “Spectre”, riprese da brivido, inseguimenti a filo di spigoli, cattivi quanti se ne vuole e, naturalmente due attrazioni chiamate Monica Bellucci e Daniel Craig. Pagare il “noleggio”, già questo basterebbe come buon esempio da rendere pratica normale. Scorciatoie dell'andazzo Capitolino, in altre occasioni, (lo show dei Rolling Stones al Circo Massimo) si sono raccolti piatti di lenticchie. Poi c'è il ritorno planetario d'immagine. Un promo fa bene, accende la curiosità di andare a vedere, di rivivere, di ritrovare emozioni. Una città nel magnifico spolvero dell'HD mostrata per una volta senza i cumuli di immondizia in primo piano, il decoro urbano offeso e vilipeso dai vandali, la fatica del traffico strangolante. Un po' una favola, vero, spezzoni di meraviglie dell'obiettivo che lucida e patina storie mozzafiato. Prima del biglietto per la visione del film la produzione del film ha pagato il biglietto d'ingresso in città, con tanto di scusate il disturbo. Del protagonista si dice che durante una corsa sia incappato con la sua Austin Martin in un sanpietrino fuori posto: un balzo improvviso della fuoriserie e una testata sul tettuccio. Lo staff, naturalmente smentisce. Se lo sbattimento non è vero, è davvero verosimile. Possono testimoniarlo migliaia di romani in auto e in motorino, tutti i giorni per le strade nello slalom tra buche, voragini e sanpietrini fuori posto.
paolo@graldi.it