24 luglio 1973 Il pretore dichiara illegittimo il licenziamento del direttore del "Messaggero" Alessandro Perrone

24 luglio 1973 Il pretore dichiara illegittimo il licenziamento del direttore del "Messaggero" Alessandro Perrone
di Enrico Gregori
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Domenica 20 Luglio 2014, 11:33 - Ultimo aggiornamento: 24 Luglio, 00:07
Il pretore di Roma dichiara illegittimo il licenziamento del direttore del "Messaggero" Alessandro Perrone, che reintegrato nelle sue funzioni.

L'editore Rusconi lo aveva sostituito con Luigi Barzini.



Nel 1952, dopo la morte del padre Mario (proprietario al 50% del giornale), Alessandro Perrone prende direttamente la guida del Messaggero assumendone la direzione. Il giornale continua ad avere collaboratori autorevoli che ne confermano il prestigio: Benedetto Croce, Luigi Salvatorelli, Pietro Paolo Trompeo, Manara Valgimigli, Amedeo Maiuri, Vincenzo Cardarelli, Aldo Valori, Alfredo Panzini, Giovanni Spadolini, Orio Vergani, Giorgio Bocca.



Mantiene saldamente la quarta posizione tra i quotidiani nazionali, dopo Corriere, Stampa e Gazzetta del Popolo. Nel 1968 Alessandro Perrone avvia un nuovo corso tecnologico al giornale. Istituisce, primo in Italia, l'Ufficio Grafico, chiamando a dirigerlo due esperti come Piergiorgio Maoloni e Pasquale Prunas.