L'editore Rusconi lo aveva sostituito con Luigi Barzini.
Nel 1952, dopo la morte del padre Mario (proprietario al 50% del giornale), Alessandro Perrone prende direttamente la guida del Messaggero assumendone la direzione. Il giornale continua ad avere collaboratori autorevoli che ne confermano il prestigio: Benedetto Croce, Luigi Salvatorelli, Pietro Paolo Trompeo, Manara Valgimigli, Amedeo Maiuri, Vincenzo Cardarelli, Aldo Valori, Alfredo Panzini, Giovanni Spadolini, Orio Vergani, Giorgio Bocca.
Mantiene saldamente la quarta posizione tra i quotidiani nazionali, dopo Corriere, Stampa e Gazzetta del Popolo. Nel 1968 Alessandro Perrone avvia un nuovo corso tecnologico al giornale. Istituisce, primo in Italia, l'Ufficio Grafico, chiamando a dirigerlo due esperti come Piergiorgio Maoloni e Pasquale Prunas.