Barontini entra nel Partito Comunista d'Italia assumendo responsabilità a livello provinciale e poi regionale. Nel giugno del 1937 viene arrestato insieme a numerosi altri antifascisti e condannato presso il Tribunale speciale per la difesa dello stato a quattro anni di carcere.
Dopo la scarcerazione, avvenuta alla vigilia della guerra, tornò a fare l'operaio alla Terni e divenne parte fondamentale nell'organizzazione degli scioperi del marzo '43 e del marzo '44.
Dopo l'8 settembre è tra i primi organizzatori della Resistenza, assumendo incarichi importanti con il nome di battaglia di “Rolando” e nell'agosto del 1944 venne nominato da C.L.N Commissario Politico della VI Zona operativa presso Genova. Nel novembre 1944 tornò a occuparsi della Val di Magra, e fu lui il sindaco della Liberazione, il 23 aprile 1945.