Prima Porta, il rapper senza più casa
scrive al sindaco: «Lacrime di fango» Video

Prima Porta, il rapper senza più casa scrive al sindaco: «Lacrime di fango» Video
di Laura Bogliolo
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Martedì 11 Febbraio 2014, 14:44 - Ultimo aggiornamento: 15 Febbraio, 20:38

ROMA - Lacrime di Fango dedicata al sindaco Ignazio Marino. Zak Mounir ha 24 anni, uno degli sfollati di Prima Porta. Ha perso la casa e i suoi ricordi e ha composto una canzone rap per raccontare il suo dramma. «Mi è rimasta solo la mia musica asciutta - dice Zak - fango e acqua hanno reso la mia vita sterile, voglio far conoscere la nostra condizione». Zak (in arte Munir) è nato e cresciuto a Roma, i suoi genitori sono tunisini. Il fratello più piccolo, Omar, durante il venerdì notte della tragedia ha avuto la forza di sfondare la porta di casa mentre l'acqua continuava a salire.

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Zak ha sempre avuto la passione del rap. Ha già composto canzoni e dopo l'alluvione che ha distrutto la sua casa, ha deciso di comporre un brano «dedicato al sindaco Ignazio Marino, perché noi - dice - noi sfollati che abbiamo perso tutto vogliamo delle risposte. La canzone si chiama Lacrime di fango - dice Zak - quel fango che abbiamo visto distruggere ogni nostra cosa».

La dedica a Don Dario. «E Prima Porta piange, unita dalla solidarietà di chi ha un cuore, Don Dario è il migliore» scrive Zak, fratello gemello di Zakia, la giovane che faceva la commessa e che è stata licenziata dopo aver perso casa e vestiti. Zak dedica la strofa a don Dario, il parroco della chiesa Sant'Alfonso Maria de' Liguori. «Ci sentiamo abbandonati - suona la canzone del giovane rapper - aspettando le risposte, dal sindaco Marino».

Il testo della canzone

Zak Munir - Lacrime di Fango

E Prima Porta piange,

Unita dalla solidarietà di chi ha un cuore,

Don Dario è il migliore,

Aiuta le persone senza razza n'è colore,

E ci sentiamo tutti abbandonati,

Perchè lo stato non ci ha tanto proprio tutelati,

Aspettando le risposte,

Dal Sincaco Marino senza armi ne percosse..

Le nostre lacrime le abbiamo esaurite nel fango,

Una vita intera spazzata via in un lampo,

È bastata una notte di violenti piogge,

Per cancellare la mia vita senza più ricordi,

E mentre il mio quartiere affoga nella sua disgrazia,

C'è che guarda e non aiuta una famiglia in acqua,

Mio fratello dodici anni solo un ragazzino,

Ha salvato madre e padre merita un inchino,

Me mia mamma dal telefono " abbiam perso tutto "

Gli dico " amore dai non piangere sistemo tutto "

Sapendo che non tornerà mai più quello che è stato

Mi rendo conto che è più dura di quanto pensavo,

Adesso non avremo più una casa dove andare,

La nostra dignità è più forte per ricominciare

Ed allo Stato chiedo di non aiutare me,

Ma Le famiglie senza casa come me.

Rit

E Prima Porta piange,

Unita dalla solidarietà di chi ha un cuore,

Don Dario è il migliore,

Aiuta le persone senza razza n'è colore,

E ci sentiamo tutti abbandonati,

Perchè lo stato non ci ha tanto proprio tutelati,

Aspettando le risposte,

Dal Sincaco Marino senza armi ne percosse..

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