Il weekend dei mostri che non fanno paura

di Raffaella Troili
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Mercoledì 22 Ottobre 2014, 00:39 - Ultimo aggiornamento: 00:40
Conosco gente che fa

“l'albero di Halloween”.

E voi parlate di disagio?

@LaVale8




Che facciamo il weekend di Halloween? La domanda spiazza ogni volta, perché l’abitudine nostra era un’altra, lo si chiamava il weekend dei morti e dei santi, invece da un po’ ci ritroviamo a subire una moda che lascia indifferenti, anche impacciati, davanti a zucche che finiranno a marcire in cucina e carnevalate fuori stagione. Come i pandori già all’entrata dei supermercati, nei negozi sono apparsi tutti i gadget legati alla festa anglossassone che ormai si celebra ovunque la notte del 31 ottobre. Le donne diventano streghe, gli uomini scheletri, fantasmi, mostri. I bambini vanno in giro per i condomini, bussano alle porte dicendo dolcetto o scherzetto, a volte qualche vecchietta indottrinata dal parroco o spaventata dai ladri li caccia via a malo modo.

Anche il sentimento nostro è indotto, dalle vetrine e dal passaparola, dalla voglia di fare una festa e darle un titolo, senza esserne troppo coinvolti. E comprare vestiti, accessori, trucchi spaventosi. In realtà la maggior parte della gente non solo non sa cosa si festeggia, ma nemmeno le interessa. Si “appecorona” alla festa dei mostri, finta e quindi indolore. In crisi le altre di feste, quelle della tradizione, mamme e papà doppi hanno messo in difficoltà diverse scuole, eppure un bambino una soluzione l’avrebbe trovata. Anche quella dei nonni fatica a decollare. Per non parlare della trovata di Veltroni, quand’era sindaco: la festa dei vicini di casa, morta, sepolta. Quelli sì che sono mostri veri.

raffaella.troili@ilmessaggero.it