che i vitalizi nel Lazio
sono stati GI aboliti?
@enribarbieri
Sarà che viene sempre in mente il sorriso da «Tre nipoti e un maggiordomo» di Fiorito, ma la storia dei vitalizi alla Regione Lazio è di quelle che infiammano i social network e i bar. Così, le ultime proposte dei 5 Stelle (ma anche la maggioranza si sta muovendo) hanno rialimentato il grido: tagliamo i vitalizi. Ma bisogna spiegarla bene. I vitalizi alla Pisana non esistono più. E non si possono eliminare quelli che già prendono 267 ex consiglieri (anche 8 mila euro al mese da quando hanno 50 anni).
I grillini vorrebbero però imporre un contributo straordinario ai 267 superfortunati; altra strada, alzare l’età minima a 65 anni per i 41 ex consiglieri che sono in attesa di diventare splendidi cinquantenni.
Qualcuno però invita a domandarsi: dimenticate Fiorito, pensiamo a chi per fare politica in modo pulito (uno ci sarà) ha rinunciato alla carriera lavorativa e si era organizzato la vita contando su quell’assegno, ora gli si dice che perde tutto, vi pare giusto?
È anche vero che quell’ex consigliere per l’intera legislatura ha guadagnato 12 mila euro al mese. Ma sui compensi è sempre arduo trovare un equilibrio. Si fatica ad arruolare un assessore alla Cultura in Comune perché per 3.000 euro al mese in molti dicono no. Il social network s’indigna, ma è evidente la sproporzione con lo stipendio di un consigliere regionale che prende quasi il triplo. Perfino i grillini, i più francescani, pur rinunciando a parte dello stipendio, incassano di più, perché ai 2.700 euro trattenuti sommano, legittimamente, il rimborso delle spese rendicontate.
mauro.evangelisti@ilmessaggero.it
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