Quelli che a settant’anni vanno a tavoletta

di Mauro Evangelisti
2 Minuti di Lettura
Venerdì 22 Agosto 2014, 20:55 - Ultimo aggiornamento: 23 Agosto, 07:46
La sorella di mia nonna

vuole comprarsi un tablet.

Ha ottantadue anni.




@EleDNosky



Chi l’avrebbe mai detto che un giorno ti saresti trovato a ragionare con tua madre sul punto esatto in cui accarezzare il tablet per scattare il famigerato selfie. Che con il bluetooth, tecnologia vintage ma efficace, le avresti passato sulla tavoletta gli ultimi brani di Guetta: in fondo i ritmi dei tormentoni estivi piacciono anche a lei che pure ha superato i 70 e, quando in tv non c’è più nulla da vedere, alza a palla il volume del tablet per trasformare la casa in montagna in una Ibiza in miniatura. Ancora: no, non avresti mai creduto che tua madre, che da un decennio esterna contro i mali della tecnologia, della rete, di Facebook che secondo lei travia i giovani e li manda in pasto a criminali e maniaci, abbassasse la guarda e notasse quanto è comodo vedere le foto del nipotino lontano o del figlio in Grecia. E se una volta i meno giovani sfogliavano placidi gli album delle vecchie foto, oggi vedi tua madre - che ha superato i 70 ma ha aggiornato il personalissimo sistema operativo - con il dito, tac, passare in rassegna le foto che ha scattato nell’ultima riunione di famiglia. O la senti rimpiangere, manco fosse Barillari, di non avere fatto a tempo a immortalare il vip incontrato per caso perché non è stata abbastanza lesta nell’estrarre la tavoletta dalla custodia. E un po’ ti preoccupi, alla fine, perché le attenzioni materne vanno divise con il tablet protetto amorevolmente dalla custodia di cui sopra. E quando vai a trovarla mamma ti chiede sempre se hai mangiato», ma anche se le hai scaricato la canzone di Emma Marrone.



mauro.evangelisti@ilmessaggero.it



twitter: @mauroev