Un po' sole, un po' pioggia. Com'è "barzotta" l'estate di Roma

di Davide Desario
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Martedì 15 Luglio 2014, 00:06 - Ultimo aggiornamento: 21:24
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st'estate barzotta!




Maria Grazia Filippi



​Un’estate così strana Roma non l’ha vissuta mai. E la difinizione migliore forse l’ha data Maria Grazia Filippi che sul suo profilo Facebook l’ha battezzata un’estate «barzotta» cioè un po’ sì, un po’ no.



E come darle torto? Esci di casa e c’è un caldo che ti toglie il fiato anche se viaggi in sella a uno scooter sulla Salaria e mezz’ora dopo ti imbatti in acquazzoni che ti sorprendono mentre passeggi per le strade del centro. Entusiasmo per i Mondiali alle stelle a piazza Venezia e poi, nell’arco di una settimana, alle stalle con i negozi “cinesi” subito a svendere le magliette taroccate di Pirlo, Balotelli e De Rossi. Una città che sembra svuotata con le strade deserte e poi all’improvviso si resta prigionieri di un ingorgo a San Giovanni saltato fuori da chissà dove.



E poi tutti a indignarsi per i quattro spicci chiesti dal Comune ai Rolling Stones per il loro concerto al Circo Massimo ma la polemica si è persa per strada tra le montagne di rifiuti perfino davanti agli uffici dell’Ama in via di Sant'Ambrogio al Portico d’Ottavia.



Un’estate senza un tormentone vero, senza un Calippo e na’ biretta, ancora orfana di un calciomercato vero che faccia impazzire romanisti e laziali. L’estate di migliaia di dipendenti dell’aeroporto di Fiumicino costretti a un’altalena tutt’altro che divertente tra Alitalia e Ethiad senza sapere se la prossima estate avranno ancora un lavoro.



Sì, per Roma è un’estate barzotta. Ma anche no.



davide.desario@ilmessaggero.it