La Milano dell’Expo, un esempio da importare

di Mario Ajello
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Sabato 16 Maggio 2015, 23:24 - Ultimo aggiornamento: 17 Maggio, 00:24
Si spera non sia questa, di tipo segnaletico, l'unica similitudine tra le due città più importanti d’Italia. La Milano dell'Expo dovrebbe essere contagiosa su Roma e Roma dovrebbe sfruttare al meglio l'esempio che sta fornendo Milano in questo tempo di Expo ma anche indipendentemente dall'Expo.

Quella è una città mai come adesso vitale, creativa, funzionante, attrattiva. Non una Milano da bere ma da guardare come modello di metropoli dove accadono cose, dove l'amministrazione funziona (anche se il sindaco Pisapia vuole lasciare e non si ricandiderà) e dove il senso civico ha portato decine di migliaia di persone nelle strade per riaggiustarle dai guasti provocati da black bloc e per difenderle da altre scorribande.



Forse, questa civile difesa del proprio territorio da parte di chi ci abita sarebbe potuta accaduta anche qui a Roma ma forse anche no. E comunque la scossa al sistema Italia che viene da Milano, questo sussulto di vita culturale - si pensi soltanto alla Pietà Rondanini, di Michelangelo, riportata al centro della scena sul set del Castello Sforzesco - che proviene dalla capitale lombarda non può essere non raccolto e rilanciato quaggiù. Va fatto nostro. Milano dopo tante crisi e tante vergogne, dopo le discese ardite e le risalite, ora parrebbe somigliare - come da titolo dello stupendo dipinto di Umberto Boccioni - a una "città che sale". Perché non cerchiamo di salire un po' anche noi dalla voragine fatta di buche, rifiuti, abusivismo e assenza di decoro urbano?