Romaper togliere le #transenne
in piazza Colonna.
@Simo-Dal La separatezza anche fisica del potere, la sua distanza anche materiale dalla vita di tutti. Danno fastidio queste cose? Sì, e molto. La casta che si fa fortino, il ceto politico e di governo che si rinchiude in un luogo inaccessibile, il Palazzo che si pavoneggia nella sua stazza di Palazzo: ora basta, no? Ridurre le distanze tra governanti e governati può essere un buon nuovo inizio.
E l’apertura al pubblico di piazza Colonna, del grande slargo davanti al portone e sotto le finestre di Palazzo Chigi, ha un significato politico rilevante. Fino all’altro giorno, esibendo il tesserino, soltanto giornalisti, deputati e funzionari parlamentari e di governo potevano liberamente accedere in questo luogo al centro del centro di Roma. Adesso, il transito è libero per tutti. Il premier ha voluto così. Via le transenne. Via le barriere. Via i blocchi e le pratiche di riconoscimento. Una maniera, da parte del potere, di farsi ibridare dagli sguardi e dai tocchi delle persone normali.
Un modo per dire ai cittadini: eccoci qui, non siamo una torre di avorio inaccessibile e tantomeno un luogo che nasconde chissà quali poteri e chissà quanti segreti. Ed è stato bello, l’altra mattina, nel giorno della liberazione della piazza, osservare scolaresche, turisti, coatti e coatte, anziani benvestiti e ragazzotti sdruciti che si aggiravano intorno all’uscio del Palazzo del governo. Un liceale, cercando di sbirciare dentro una delle finestre dell’edificio istituzionale, ha esclamato (naturalmente bluffando): «Rega’, lì dentro sto vedendo Renzi che gira in mutande!».