Migliorare la Festa dell'Unità? Yes, we can

di Davide Desario
2 Minuti di Lettura
Martedì 29 Luglio 2014, 00:14 - Ultimo aggiornamento: 21:23
FestaUnitRoma:

na fettina panata, du patate

e 3, dico 3, birre 0.2

la bellezza popolare di 30 euri


@mypeople2



La Festa dell’Unità di Roma è finita. E anche quest’anno ha fatto registrare un ottimo successo di pubblico.



Secondo gli organizzatori a visitare la kermesse, allestita per la prima proprio ai piedi delle Mura Aureliane, sarebbero state (dal 15 giugno al 26 luglio) addirittura 450 mila persone. Certo, oltre diecimila al giorno sembrano un po’ tante. Ma non importa.

Il calendario della festa (ribattezzata Happydays facendo il verso al Renzi-Fonzie) era ricco: oltre 90 dibattiti e 62 presentazione di libri per un totale di oltre 500 ospiti tra cui 7 ministri e 8 viceministri (con una Maria Elena Boschi ricercatissima dai militanti a caccia di selfie), il presidente della Regione, il sindaco di Roma, 15 presidenti municipali e 21 consiglieri comunali. Ma non solo: proiezioni, le serate dedicate all’amatissimo sindaco Petroselli e ai trent’anni dalla scomparsa di Enrico Berlinguer.



Per questo sarebbe stato bello, in questa estate romana povera di eventi, che la Festa dell’Unità fosse durata più a lungo. Magari gli organizzatori ci faranno un pensierino in futuro. E visto che ci sono, potrebbero allestirla, invece che in centro, in un quartiere periferico (uno diverso ogni anno). Potrebbero promettere fin d’ora che non saranno mai più affissi manifesti abusivi per pubblicizzarla come avvenuto anche quest’anno. E che tra i 100 stand non ci sia spazio per gadget inneggianti al Duce. E potrebbero abbassare i prezzi di fettine panate e birre. Perché come dice Fonzie: «Errare è umano, perdonare è divino».