Se il migliore amico di Roma è milanese

di Davide Desario
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Martedì 2 Settembre 2014, 00:19 - Ultimo aggiornamento: 20:13
Di #Roma mi manca

quella mutevolezza del cielo

che mai ti pesa addosso.




@flaccidia



I milanesi sono i migliori amici di Roma. Già perché quando questa città ti sta stretta, quando non ne puoi più di traffico e doppie file, dell’autista dell’Atac che invece di far partire l’autobus in orario chatta al cellulare, di giardinieri che potano gli alberi sulla Colombo in orario di punta, del vigile che chiacchiera all’ombra mentre automobilisti e pedoni si sfidano all’ultimo incrocio, andare a pranzo con un milanese aiuta a riconciliarsi con la città Eterna.

Come quando da bambini ci si lamentava di qualcosa c’era sempre qualcuno, un genitore o un’amica di famiglia, che ti invitava ad andare a fare un giro nelle corsie dell’ospedale: «Lì sì, che c’è gente che sta male - ripetavano - Lì sì che c’è gente che ha ragione di lamentarsi».



Ecco, i milanesi a noi romani (con tutto il rispetto per l’efficienza lombarda) fanno un po’ l’effetto dell’ospedale. Perché prima, durante o dopo il pranzo con l’amico milanese arriverà sempre il momento in cui lui alzerà gli occhi all’insù, magari abbassando gli immancabili occhiali scuri, e ammirerà il cielo di Roma e ne decanterà la bellezza. Le frasi sono più o meno le stesse con l’inconfondibile inflessione del nord: «Però, che cielo che avete qui»; «Che spettacolo il cielo di Roma, sembra un film»; «Guarda che azzurro che è il cielo, beati voi».



Frasi che colpiscono come uno schiaffo a freddo. Ma non fanno male, anzi sono un balsamo: guardi le nuovole che passano veloci e improvvisamente ti rendi conto di essere davvero fortunato.