L'attività delle Fiamme Gialle del Gruppo di Fiumicino, in collaborazione con il personale del locale ufficio dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, «accende i riflettori - si legge in una nota - sul ritorno al consumo di eroina che, tra le droghe pesanti, è quella con i maggiori effetti deleteri sul corpo umano, generando più rapidamente l'assuefazione e creando forte dipendenza, fisica e psichica. Negli ultimi venti anni, i decessi dovuti al consumo di questo oppiaceo sarebbero, infatti, diverse migliaia in Europa e nel Mondo».
Ampio il repertorio degli espedienti adottati per tentare di superare la rete dei controlli: dagli oltre dieci chili di eroina rinvenuti all'interno di un doppiofondo ricavato nel bagaglio di un cittadino afghano proveniente dal Pakistan, al pericolosissimo ingerimento di 60 ovuli della stessa droga, per un peso complessivo di oltre un chilo, da parte di un passeggero nigeriano in arrivo da Lagos, scoperto, e così salvato da potenziali incidenti letali, solo grazie al controllo ai raggi X. «Grazie all'elevata purezza delle varie partite sequestrate le organizzazioni criminali - sottolineano le Fiamme Gialle - avrebbero immesso sul mercato oltre 2 milioni di dosi, con potenziali guadagni stimati in circa 6 milioni di euro».
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