Ferrovie, nuovo Vivalto sulla Roma-Nettuno: a febbraio aumenta l'offerta per pendolari

Ferrovie, nuovo Vivalto sulla Roma-Nettuno: a febbraio aumenta l'offerta per pendolari
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Mercoledì 21 Gennaio 2015, 15:47 - Ultimo aggiornamento: 15:52

Il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, ha consegnato il tredicesimo treno dei 26 nuovi Vivalto acquistati per i pendolari del Lazio che andrà sulla linea FL8 Roma – Nettuno dove tutto il parco rotabile è stato rinnovato con treni Vivalto. All’evento hanno partecipato l’Assessore regionale alle Politiche del Territorio, alla Mobilità e ai Rifiuti, Michele Civita, l’Amministratore delegato di Trenitalia, Vincenzo Soprano ed il Sindaco di Nettuno, Alessio Chiavetta.

Si tratta del quinto treno di nuova generazione che entra in esercizio sulla tratta Roma-Nettuno, una delle più utilizzate dai pendolari per i collegamenti da e verso la Capitale,

sulla quale è stata aggiunta l’ottava carrozza ad alcuni convogli in orario di punta per soddisfare l’esigenza dei comitati dei pendolari che da tempo chiedono interventi incisivi per ridurre il sovraffollamento.

La nuova offerta ferroviaria della Regione Lazio tiene conto di un lavoro che, dall’insediamento dell’attuale Giunta regionale, è stato portato avanti a stretto contatto con le associazioni, con i comitati dei pendolari e con gli enti locali.

Una fase di ascolto importante che ha consentito, grazie ad un percorso partecipativo, di rimodulare l’offerta dedicata all’utenza sulla base delle esigenze dei pendolari negli orari più critici.

Con il nuovo orario invernale di Trenitalia sulla FL8 Roma-Nettuno è stato già messo in servizio un nuovo treno da Nettuno a Roma Termini e tutti i convogli sono composti da 8 vetture con aumento da 60.000 a 63.000 dei posti a disposizione ogni giorno, pari ad un incremento del 5%. A partire dal prossimo 16 febbraio sarà, inoltre, integrata l’offerta nella fascia pendolare mattutina attraverso l’introduzione di un nuovo collegamento Aprilia – Roma Termini (partenza da Aprilia alle ore 7.15 e arrivo a Roma Termini alle 7.54); saranno inoltre prolungati i treni 12177 (partenza da Roma Termini alle 6.13 e arrivo ad Aprilia alle 6.48) e 12178 (partenza da Aprilia alle 7.48 e arrivo a Roma Termini alle 8.20) su Padiglione con fermata intermedia alla stazione di Campo di Carne.

Nella fascia oraria dei pendolari 6-9, in direzione Roma, i treni salgono quindi da 6 a 7 (+ 17%) con l’aumento dell’offerta in termini di posti totali che passa da 7.700 a oltre 9.000 sulla FL8. All’inizio dello scorso anno Regione Lazio e Trenitalia hanno siglato un accordo che modifica la convenzione attuativa del Contratto di Servizio certificando lo sblocco e la disponibilità di 35 milioni di euro di fondi regionali che consentono di completare l’acquisto dei 26 treni.

Dei 26 nuovi treni previsti per i pendolari del Lazio ne sono stati consegnati dodici. Il nuovissimo treno Vivalto, consegnato oggi alla stazione di Nettuno, composto da 8 carrozze di cui una semipilota, ha una capacità di trasporto di circa 1.400 passeggeri, di cui 1000 seduti, ed è dotato di impianto di climatizzazione, di monitor per la diffusione di video informativi, di videosorveglianza a circuito chiuso, di zona attrezzata per i disabili e di un’area polifunzionale attrezzata anche per il trasporto delle biciclette.

Con la consegna alla Regione Lazio del treno Vivalto viene rafforzato e migliorato il materiale rotabile a disposizione dei pendolari del Lazio, venendo incontro alle esigenze degli utenti del trasporto su ferro. La Regione Lazio intende investire le risorse economiche concentrando gli interventi in favore della “Cura del ferro”, aumentando l’offerta dei collegamenti ferroviari da e verso Roma per le decine di migliaia di passeggeri che utilizzano il trasporto pubblico per motivi di studio o di lavoro, si ain termini di frequenza che di capacità.

Investire nel trasporto pubblico su ferro vuol dire anche fare del bene all’ambiente, poiché il treno produce il 90% di emissioni inquinanti in meno rispetto ai tradizionali veicoli su gomma, e decongestionare dal traffico le principali arterie stradali di accesso alla Capitale. Si tratta di una vera e propria “rivoluzione culturale” che ha l’obiettivo di incentivare il ricorso al trasporto pubblico su ferro.

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