ROMA - 1950-1970: dal boom economico del dopoguerra a una nuova crisi in agguato. Cosa e quanto hanno mangiato gli italiani dopo la miseria degli anni del conflitto? Ce lo racconta una mostra al Palazzo delle Esposizioni a Roma, allestita fino al 6 gennaio: «Il cibo immaginario. 1950-1970. Pubblicità e immagini dell'Italia a tavola».
Più di trecento pubblicità, cartoline, manifesti e calendari per passare in rassegna 20 anni del Bel Paese dal punto di vista dei prodotti alimentari attraverso colori, immagini e slogan che sono entrati nell’immaginario collettivo.
Dopo lo stomaco vuoto e gli stenti, agli italiani viene inculcata l’immagine del cibo come salute, l’opulenza fisica come benessere tradotta in immagini per invogliare a fare la spesa.
Una raccolta dell’iconografia pubblicitaria che è indagine socio-antropologica dei nostri connazionali che furono.
Oggi quei manifesti originali vengono venduti a cifre considerevoli e utilizzati per arredare case alla moda, in onore del design italiano che ha creato spesso dei capolavori di arte pubblicitaria.
Agli spettatori di quelle pubblicità sono dedicate 28 fotografie che riprendono l’Italia dal vivo, una mostra nella mostra, per ricordare come un popolo usciva dal tetro baratro della guerra accompagnato da un carrello della spesa.