L'uomo, Gaetano La Hara, 51 anni di origini campane, ma da tempo residente nel centro eretino, aveva ospitato la ragazza a casa sua, domenica mattina, dopo una notte trascorsa in un locale, un centro sociale. L'aveva abbordata fuori dalla discoteca, dove la giovane era stata lasciata sola dalle sue amiche, palesemente ubriaca, e dove La Hara lavorava come buttafuori, offrendosi disponibile ad ospitarla a casa sua, nel centro storico di Monterotondo.
Così i due, a bordo di un autobus, da Roma hanno raggiunto casa del buttafuori dove poi si sarebbe consumata la violenza. «Ero ubriaca - racconta la ragazza ai carabinieri - quell'uomo ha cominciato a spogliarmi, io gli dicevo di lasciarmi stare, ma lui mi ha violentato, costringendomi ad avere un rapporto con lui. E' stato orribile». Non solo. Il giorno dopo, secondo il racconto della ragazza, l'uomo le avrebbe anche dato 10 euro per prendere i mezzi pubblici e tornare a casa. La ragazza – che in Italia è ospitata a casa di un amico ad Albano Laziale – subito dopo quella notte di terrore ha cominciato a vagare per il centro di Monterotondo dove si è rivolta a due vigili urbani che l’hanno accompagnata presso la caserma dei Carabinieri. Lì ha preso coraggio denunciando il buttafuori.
Visitata presso l’Ospedale “SS.
Gonfalone” di Monterotondo, la ragazza è stata sottoposta al protocollo previsto in questi casi. I Carabinieri hanno ascoltato a lungo il suo racconto e raccolto la sua denuncia, per poi mettersi sulle tracce dell’uomo che, grazie alla descrizione e soprattutto alla conoscenza del territorio, è stato rintracciato in serata. A casa dell’uomo, oltre a un piccolo quantitativo di marijuana, i Carabinieri hanno trovato diversi elementi da ricondurre ad un rapporto sessuale, consumatosi poche ore prima. Sono state repertate tracce biologiche sia in casa che sul corpo della ragazza che saranno analizzate dagli esperti del Ris dei Carabinieri. L’arrestato si trova ora nel carcere di “Rebibbia”, a diposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Tivoli.