Villa Mafalda, l'autopsia su Giovanna:
«Nessuna anomalia cardiaca»
Ma è scontro sulle perizie

Villa Mafalda, l'autopsia su Giovanna: «Nessuna anomalia cardiaca» Ma è scontro sulle perizie
di Michela Allegri
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Mercoledì 2 Aprile 2014, 10:31 - Ultimo aggiornamento: 9 Aprile, 12:56
Potrebbe essere stata causata da una tragica fatalit, la morte della piccola Giovanna, la bimba di dieci anni deceduta sabato scorso tra le corsie della clinica Villa Mafalda, durante un intervento di ricostruzione della membrana timpanica dell'orecchio destro.



È quanto emergerebbe dall'accertamento autoptico svolto ieri mattina presso l'istituto di medicina legale dell'Università La Sapienza. «Dagli esami macroscopici non sono emersi errori da attribuire a chicchessia o elementi che facciano pensare a una responsabilità del personale medico, a cominciare da chi si è occupato dell'anestesia», ha dichiarato Luisa Regimenti, la consulente della casa di cura che ha assistito all'autopsia effettuata dal dottor Luigi Cipolloni, medico legale nominato dalla procura.

«La bambina, che doveva sottoporsi a un intervento di routine affidato dai genitori ai migliori specialisti, era sana e non presentava alcuna anomalia di natura cardiaca. Il suo cuore ha improvvisamente smesso di battere, come purtroppo succede in un caso su un milione. Il dolore, legato alla scomparsa della bimba, è un dolore condiviso e immenso che ha travolto tutti. I proprietari della clinica, per primi, vogliono sapere che cosa sia successo in sala operatoria», ha concluso la Regimenti.

Il consulente della procura vuole comunque andare fino in fondo e farà effettuare ulteriori esami sul cuore della piccola, per accertare se possano essere intervenuti problemi non evidenziabili con il semplice elettrocardiogramma, al quale Giovanna era stata sottoposta prima dell’operazione.



GLI INDAGATI

Per capire con esattezza cosa abbia provocato il decesso, comunque, sarà necessario attendere i risultati completi dell'autopsia, che verranno consegnati tra sessanta giorni al pm Mario Ardigò, titolare del fascicolo, che indaga per omicidio colposo e che ha iscritto sul registro degli indagati i nove camici bianchi che hanno avuto in cura la piccola. Si tratta dell'equipe medica guidata dal professor Giuseppe Magliulo e composta da due otorini, due anestesisti e quattro infermieri. Il consulente della procura, nel frattempo, ha chiesto agli inquirenti di poter sentire in qualità di persone informate sui fatti i testimoni che, nella giornata di sabato, hanno assistito all'intervento che è costato la vita alla piccola paziente, in modo da poter ricostruire con esattezza le dinamiche del decesso.



ALTRI ACCERTAMENTI

E ha anche richiesto ulteriori accertamenti istologici per capire se il cuore della bimba fosse affetto da qualche malfunzionamento mai emerso durante gli esami cardiologici a cui Giovanna era stata sottoposta prima di entrare in sala operatoria. A quanto sembra, infatti, la bambina non aveva problemi di salute. Era arrivata a Villa Mafalda alle otto di sabato mattina, accompagnata da mamma e papà, e nei giorni precedenti era stata visitata: i medici le avevano fatto gli esami del sangue e anche un elettrocardiogramma. Tutti i parametri risultavano nella norma.



IL DECESSO

Giovanna era deceduta nel mezzo di un'operazione di routine: una ricostruzione della membrana timpanica. Si tratta di un intervento solitamente semplice, che dura una quarantina minuti al massimo e che, nel caso della piccola, è stato condotto da un medico di grande esperienza. Il professor Magliulo, infatti, è specialista in otorinolaringoiatria e otoneurochirurgia, ed è docente presso il policlinico Umberto I. Il sospetto iniziale degli inquirenti era che qualcosa fosse andato storto con l'anestesia e che la bimba fosse deceduta a causa di una patologia preesistente o per una forma di allergia non preventivata dal personale sanitario. Ma si tratta di ipotesi che, attualmente, non sembrano avere trovato riscontro.
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