Vigili, nuove sanzioni per assenteisti
e malati immaginari: altri 30 casi
Nel mirino anche i medici compiacenti

Vigili, nuove sanzioni per assenteisti e malati immaginari: altri 30 casi Nel mirino anche i medici compiacenti
di Simone Canettieri
2 Minuti di Lettura
Mercoledì 7 Gennaio 2015, 23:12 - Ultimo aggiornamento: 9 Gennaio, 08:47
Non è finita qui. Sono in arrivo nelle prossime ore nuove lettere ai vigili urbani di Roma Capitale risultati assenti la notte di Capodanno.



Si andranno ad aggiungere alle trenta spedite nei giorni scorsi dalla commissione disciplina della polizia locale. L’inchiesta interna coordinata dal comandante Raffaele Clemente e dalla vice Raffaella Modafferi continua dunque a lavorare di gran lena. Sono oltre trenta le nuove posizioni finite nel mirino e quindi a rischio sanzioni. Così come si allarga la platea dei 90 casi sospetti la notte dell’ultimo dell’anno. «L’inchiesta è molto fluida: entrano ed escono agenti», trapela dal Campidoglio dove l’ordine rimane bocche cucite per non esasperare ancora di più gli animi.



I RISCONTRI

In questi giorni gli 007 di Clemente stanno usando diverse tecniche investigative per capire come sia stato possibile un’assenza record, come quella dell’83%, il 31 dicembre. Si incrociano dunque i certificati medici inviati a pioggia, ma si stanno svolgendo verifiche anche nei confronti dei medici di base che li hanno rilasciati, forse troppo a cuor leggero. Così come si indaga su chi ha usufruito dei permessi della legge 104 (il 10% degli assenti) e chi ha scelto proprio quella giornata per donare il sangue (l’8%).



Clemente va spedito come un rullo compressore e ripete a chiunque lo cerchi: «Parlerò solo con gli atti». Che hanno già prodotto l’apertura di trenta procedimenti disciplinari e altrettanti scatteranno nelle prossime ore. O al massimo entro il week-end. Anche perché come ha detto anche il vicesindaco Luigi Nieri: «L’inchiesta non è finita, stiamo vagliando altre posizioni». Il grosso delle contestazioni, al momento, ruota intorno alla reperibilità: gli agenti più in difficoltà sono quelli che non sono riusciti a produrre un certificato medico, chi si è rifiutato di prendere servizio e chi non si è fatto trovare. Il lavoro della commissione interna del Campidoglio si svolge in tandem con i funzionari del ministero della Pubblica amministrazione, inviati da Marianna Madia appena scoppiato il caso.



I VERTICI

Con il sindaco ancora in ferie nelle campagne di Boston - ritornerà a Roma sabato - la patata bollente è nelle mani di Nieri. Che questa mattina prima parteciperà al comitato sulla sicurezza e l’ordine pubblico in Prefettura e poi, dopo un’ora e trenta, riceverà i sindacati confederali per discutere del contratto decentrato. Proprio la riforma del salario accessorio dei dipendenti capitolini - insieme alla turnazione - è il casus belli del braccio di ferro tra caschi bianchi e Comune. Il nuovo contratto integrativo è entrato in vigore dal primo gennaio e in maniera unilaterale. Le trattative si sono interrotte la vigilia di Natale.



Il Comune è pronto a migliorare il salario accessorio - legandolo sempre alla produttività senza indennità a pioggia - «venendo incontro alle varie categorie di dipendenti, vigili compresi, migliorando allo stesso tempo il servizio ai cittadini». Oggi si riapre la trattativa, con la scure di altri provvedimenti disciplinari pronti a scattare per i caschi bianchi.
© RIPRODUZIONE RISERVATA