L’hanno aggredito e rapinato di poche decine di euro mentre rincasava a San Basilio. Calci e pugni dopo averlo minacciato con un coltello. Lui è un vigile urbano di cinquant’anni. Ha cercato di parare i colpi dei due individui scatenati come belve. Poi è crollato in terra dove è stato ancora colpito senza un briciolo di pietà.



Qualcuno dalle finestre ha sentito le sue grida e ha chiamato la polizia. Ma quando sono accorsi i poliziotti di una volante i rapinatori erano riusciti a fuggire. L’agente della Municipale era in stato di choc, dolorante e sanguinante. Trasportato al Pertini è stato medicato al pronto soccorso per le ecchimosi ed escoriazioni. Una quindicina di giorni la prognosi. Il pestaggio è avvenuto in via Recanati.



Il vigile urbano, che presta servizio in un gruppo a Roma Nord, aveva da poco staccato dal lavoro. Quando è stato aggredito era disarmato, avendo lasciato la pistola d’ordinanza in ufficio, ma comunque ha cercato di reagire. I criminali hanno contato sull’effetto sorpresa puntandogli il coltello alla gola. Si sono fatti consegnare il portafogli con poche decine di euro e il cellulare. Ma comunque non si sono limitati a rapinarlo: l’hanno anche preso a calci e pugni, con ferocia.



Ad occuparsi del caso sono gli agenti del commissariato San Basilio che in base alla testimonianza della vittima hanno potuto ricostruire un sommario identikit dei ricercati: probabilmente due italiani, uno dalla corporatura robusta mentre l’altro sarebbe più piccolo. Gli investigatori vogliono avere certezze sul movente. La rapina sembra essere stata così cruenta da fare ipotizzare anche un pestaggio mirato non solo, quindi, per ottenere un magro bottino. Vendetta? Sarà ora approfondita l’ipotesi che l’aggressione possa avere a che fare con l’attività professionale dell’agente della Municipale.