Via Frattina, tornano i molestatori
Tentarono lo stupro di un commessa

Via Frattina, tornano i molestatori Tentarono lo stupro di un commessa
di Lorenzo De Cicco
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Giovedì 24 Luglio 2014, 08:19 - Ultimo aggiornamento: 14:08

Impuniti e sfacciati, con violino, clarinetto e contrabasso, sono tornati a suonare tra le boutique di via Frattina.

Come se nulla fosse accaduto. Come se sette mesi fa non avessero tentato di stuprare, proprio in quella strada, una ragazza di 24 anni che ancora oggi lavora in uno dei negozi della zona. La banda dei quattro cantanti e musicisti di strada polacchi che a gennaio aggredì e molestò una commessa di via Frattina, da qualche giorno è tornata a esibirsi dietro piazza di Spagna. I commercianti della zona hanno più volte chiamato i carabinieri, chiedendo di allontanare immediatamente i quattro uomini, due dei quali ora sono indagati per tentata violenza e oggi, una volta usciti dal carcere preventivo, hanno solo l’obbligo di firma in una caserma di Lavinio. Liberi di tornare a Roma quando vogliono, anche davanti al negozio dove la donna che hanno tormentato per avere rapporti sessuali si reca tutte le mattine.

L'AGGRESSIONE

Era il 9 gennaio scorso quando una ragazza di 24 anni, impiegata in una bottega di via Frattina, venne accerchiata da quattro polacchi, ubriachi e forse anche sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, mentre stava passeggiando per prendere la metro e tornare a casa.

Dopo averla spinta contro il muro di un palazzo all’incrocio con via Bocca di Leone, la gang ha provato a toglierle i pantaloni. Tre dei suoi aggressori sono stati arrestati dagli agenti della polizia municipale dopo un rocambolesco inseguimento, il quarto uomo in un primo momento era riuscito a fuggire, ferendo anche una vigilessa, ma è stato identificato poco dopo.

LA RIVOLTA

«Quando li abbiamo visti di nuovo in questa strada non ci potevamo credere», racconta oggi Marcello Brighenti, dell’associazione Commercianti di via Frattina, uno dei negozianti che ha chiesto l'intervento delle forze dell’ordine. «Anche i clienti abituali che conoscevano la vicenda sono rimasti increduli – sottolinea – E allo scoramento di vedere che un episodio così grave non abbia avuto alcuna conseguenza, si aggiunge l'indignazione: perché queste persone dopo pochi mesi sono tornate a piede libero e hanno anche la faccia tosta di venire a suonare a pochi metri dal luogo dove la ragazza che hanno molestato lavora ancora». I negozianti che hanno chiesto l'intervento dei carabinieri ora temono possibili ritorsioni da parte dei musicisti di strada. «Si tratta di personaggi poco rassicuranti e che evidentemente non hanno molti scrupoli», dice un altro negoziante della via, David Sermoneta. «Ma non ci faremo intimidire».

Preoccupate anche le colleghe della commessa aggredita. «Un gesto del genere non è ammissibile», dice la direttrice del negozio dove la ragazza lavora. «Dopo quello che hanno fatto, queste persone dovrebbero stare in carcere, non a suonare il violino nel centro di Roma, come se non fosse accaduto nulla. Speriamo solo che non si presentino davanti all’entrata del negozio».

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