Vescovio, croci celtiche tra frutta e verdura: i fruttivendoli del Bangladesh nella ex sede di Forza Nuova

Vescovio, croci celtiche tra frutta e verdura: i fruttivendoli del Bangladesh nella ex sede di Forza Nuova
di Andrea Andrei
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Sabato 27 Dicembre 2014, 17:06 - Ultimo aggiornamento: 29 Dicembre, 02:49

A chi ci passa davanti tutti i giorni sembra un beffardo contrappasso. Perché in quei locali, tappezzati di manifesti di estrema destra, in cui si faceva propaganda contro l'immigrazione, adesso dei fruttivendoli del Bangladesh si danno da fare a scaricare cassette e a vendere chili e chili di frutta e verdura.

Succede infatti che a piazza Vescovio, nel quartiere africano, in quella che per anni è stata la sede principale dei militanti di Forza Nuova, da circa un mese e mezzo è nata una frutteria, gestita da persone del Bangladesh.

Solo che i proprietari del negozio, probabilmente per semplice noncuranza, non hanno provveduto a rimuovere i murales lasciati dai vecchi coinquilini. E così ecco che, come documentato dal fotografo Francesco Toiati, in mezzo a mele e arance, campeggia una grande croce celtica, mentre una frase dedicata a Francesco Cecchin (attivista diciassettenne del Fronte della Gioventù ucciso nelle vicinanze di piazza Vescovio nel 1979) corre lungo tutta il lato superiore del locale.

Molti residenti della zona, oltre a essere divertiti per la strana scena, sono anche sollevati. La sezione di Forza Nuova ha infatti creato in passato più di qualche problema di ordine pubblico, dai manifesti e dalle scritte con le bombolette spray sparse in tutto il quartiere, alle bottiglie lasciate sul marciapiede nei pressi dello "storico" pub-ritrovo dei militanti, fino alle risse scoppiate spesso e volentieri nei dintorni della piazza.

Altri residenti invece, decisamente meno entusiasti della novità, fanno notare come però i militanti di Forza Nuova si curassero spesso delle sorti del quartiere, oltre al fatto che la nuova frutteria, aperta giorno e notte, minaccerebbe di danneggiare gli affari del vicino mercato rionale.

Intanto la frutta resta lì, così come le croci celtiche. E chissà che questo strano contrasto non diventi una bizzarra operazione di marketing di quella che presto potrebbe essere conosciuta come "Frutta Nuova".

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