Il Verano riapre per fare cassa. In giunta l'ipotesi di aumentare i loculi

Il Verano riapre per fare cassa. In giunta l'ipotesi di aumentare i loculi
di Mauro Evangelisti
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 2 Aprile 2014, 09:55
Andremo per le lunghe, molto per le lunghe, si lascia scappare, alle 20, con eccesso di pessimismo, un assessore chiuso nell’elettrico conclave sul bilancio di previsione 2014, in cui si è pensato di aumentare anche i prezzi dei loculi.

La maratona è cominciata alle 17 ed è proseguita per quattro ore e mezza, tra tabelle, urla, discussioni, caffè, succhi di frutta all’arancia e alla mela, la titolare del Bilancio, Daniela Morgante, che sbotta «io non sono il tipo di assessore che farà mai una cosa del genere, vi serve un politico» (qualcuno alza gli occhi al cielo e sottintende «infatti»). Traballa l’assessore al Bilancio? Lei, giudice della corte dei conti prestato al Campidoglio, alza le spalle, come dire «io un lavoro ce l’ho».



NERVOSISMO

E poi battibecchi tra Morgante e Marta Leonori (Attività produttive), tra Morgante e Flavia Barca (Cultura). Quest’ultima al termine attacca: «L'assessore Morgante ha un'idea della cultura che non è la mia, avremo molto da discutere». Infuriata anche Rita Cutini (Servizi sociali): «C’è ancora molto lavoro». Ieri si è parlato apertamente del «tariffone», l’insieme delle tariffe di ogni tipo (ad esempio per i set cinematografici) raccolte in un’unica delibera che per ora vale 85 milioni, su cui si andrà a incidere. La giunta proseguirà oggi e sarà ad alta tensione.



LO SCONTRO

È stato il giorno della resa dei conti. Da una parte l’assessore Morgante, che venerdì aveva presentato una bozza di manovra che prevedeva tagli a tutti i dipartimenti per 287 milioni, con percentuali che ad esempio prevedevano meno 63 per cento per i servizi sociali e meno 95 per lo sport. A controbattere, il resto della giunta, che ha sostenuto una linea differente: ridurre a 170 milioni di euro i tagli.

Per capire quanto fosse delicata la riunione, basti pensare che dopo l’arrivo del sindaco Marino, il capo di gabinetto, Fucito, ha sibilato: «Forse è il caso che i capi staff degli assessori escano». Si volevano evitare fughe di notizie. La Morgante è stata perentoria: «Io vi ho fatto il quadro della situazione, ora sta a voi aumentare le entrate se volete tagliare di meno». Un discorso che, ha aggiunto, non può valere per servizi sociali e scuole. Tra le varie idee in ballo, l’aumento del costo dei loculi, una misura già ipotizzata nel bilancio 2013.



CARO ESTINTO

C’è di più: da anni non ci sono più posti disponibili al Verano. Ora potrebbero essere venduti nuovi spazi (on line all’asta): nel 2010 s’incassarono 8 milioni di euro in questo modo.

Scontato l’aumento della tassa di soggiorno, su cui l’assessore Leonori, ha cercato di limitare i danni («un incremento eccessivo è controproducente»). Per i cinque stelle, dai 10 euro a notte, della proposta iniziale, si è passati a una cifra che oscilla tra 5 e 8 euro. Dalla voce tassa di soggiorno potrebbero arrivare 40 milioni. Per la Cosap (la tassa per l’occupazione del suolo pubblico) un aumento ci sarà. Resta da sciogliere il re di tutti i nodi: Tasi sulla prima casa. La linea della Morgante: limitare la pressione fiscale sui cittadini; aliquota bassa, al 2 per mille. Ma in maggioranza, anche nel Pd, c’è chi ricorda che in altre città sono state compiute scelte differenti, al 2,5 e questo sarebbe il male minore, rispetto allo spettro dello stop dei servizi sociali.



SALVA ROMA

Intanto, prosegue il percorso del Salva Roma alla Camera. Entro il 5 maggio il Parlamento dovrà convertire il decreto enti locali dentro al quale è contenuto anche la parte che riguarda Roma E tra oggi e domani la commissione bilancio della Camera inizierà a esaminare la pioggia di emendamenti (quasi 200), in gran parte della Lega, presentati a corredo dell’articolo 16. Quello, appunto, che evita il default alle casse del Campidoglio.
© RIPRODUZIONE RISERVATA