Disegni osceni a Roma contro leader movimento gay Vanni Piccolo

Vanni Piccolo (foto di Giovanni Dall'Orto)
2 Minuti di Lettura
Mercoledì 27 Agosto 2014, 20:57 - Ultimo aggiornamento: 28 Agosto, 21:10
Brutta sorpresa al rientro a casa dopo le ferie per Vanni Piccolo, leader storico del movimento omosessuale. La parete accanto alla porta della sua abitazione in un condominio di Trastevere a Roma è stata imbrattata con il disegno di un fallo e una freccia che indica il suo campanello.



A darne notizia e stato il Gay Center. I vandali non si sono fermati a questo: stesso tipo di disegno anche sulla sua cassetta della posta e sulla porta dell'ascensore al piano dove si trova il suo appartamento.



Piccolo ha sporto denuncia alla stazione dei carabinieri di Porta Portese. «È un atteggiamento persecutorio che mi fa paura - afferma Piccolo secondo quanto riferito dal Gay Center -. Aver riempito le aree adiacenti alla mia abitazione di questi disegni fallici non è una bravata, ma è una manifestazione di odio che spero non resti impunito».



Molti gli attestati di solidarietà arrivati nei confronti di Piccolo tra cui quello del presidene della regione Lazio, Nicola Zingaretti: «Vicini a Vanni Piccolo. Solidarietà dalla Regione Lazio stop omofobia», ha twittato il governatore. «La cosa che più colpisce e deve gettare allarme - afferma invece la compagna di Silvio Berlusconi, Francesca Pascale, che si batte da tempo per il riconoscimento giuridico delle unioni omosessuali - è che oggetto di questa aggressione sia un insegnante e perciò tutto fa ritenere che questo gesto sia nato nella scuola e si alimenti di una sottocultura che va sradicata attraverso una convinta azione educativa in tutte le scuole».



Dal canto suo il portavoce del Gay Center Fabrizio Marrazzo, parla di «episodio di odio che racconta ancora una volta quale sia il livello di violenza che molte persone lesbiche, gay e trans subiscono:

disegni come questo, per esempio, sono all'ordine del giorno nelle scuole per tanti giovani».



Per Andrea Maccarrone, presidente del Circolo di cultura omosessuale Mario Mieli, si tratta di un gesto vile e dal chiaro intento omofobo, aggravato da un intento politico, vista la visibilità che Vanni ha sempre nella lotta alle discriminazioni e che ha portato avanti con orgoglio nel corso della sua lunga militanza.



Anche il mondo politico ha fatto sentire la sua voce di sostegno a Piccolo. In particolare il Pd di Roma, per bocca di Aurelio Mancuso, afferma che i soliti indegni ignoti attuano i loro raid dimostrativi per colpire la dignità e la serenità delle persone più esposte in battaglie per la civiltà e la libertà di tutta la società.