Per questo un 33enne romano è stato denunciato dalla polizia che lo ha bloccato vicino alla fermata della metro B Policlinico, dove era stato segnalato da una delle sue vittime. Messo al corrente del motivo per il quale lo avevano fermato, è stato controllato e trovato in possesso del borsello con annesso cellulare, all'interno del quale, da un successivo controllo, erano ancora impresse le immagini di numerose registrazioni.
Già noto alle forze di polizia per precedenti specifici, al 33enne è stato contestato il reato di molestie a sfondo sessuale. I luoghi preferiti per filmare le donne con questo nuovo metodo sono quasi sempre gli stessi, bar, metropolitane, supermercati, uffici postali e tutti quei posti dove è possibile incontrare persone in fila e quindi più facilmente «abbordabili».