Roma, 5.481 ultracentenari “fantasma”
Parte la caccia ai residenti desaparecidos

Roma, 5.481 ultracentenari “fantasma” Parte la caccia ai residenti desaparecidos
di Gioffreda Giuseppe
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Sabato 26 Ottobre 2013, 14:01 - Ultimo aggiornamento: 16:51
Oltre 5mila "fantasmi" si aggirano per la capitale. E sono tutti attempati: i natali del pi anziano risalgono al 1874, quelli del pi giovane al 1913. E' l'esercito degli ultracenenari iscritti all'anagrafe della capitale di cui non si ha pi notizia da anni, a volte decenni: desaparecidos. Residenti della Città Eterna sulla carta, e che non possono essere cancellati dai registri dell'anagrafe perché la legge vieta espressamente di farlo in assenza di comunicazione ufficiale di morte da parte di parenti e comunque non prima verifiche approfondite sulla loro sorte. Ad oggi a Roma gli ultracentenari residenti risultano essere 7.052. Sulla carta però. In realtà non saranno più di 2mila. In teoria esistono tutti. Nella pratica non se ne ha traccia da tempo. Gli uffici amministrativi - come norma impone - hanno infatti iniziato l'attività di "pulizia" dei registri anagrafici. Partendo da quei 5.481 cittadini che sono "sfuggiti" per "irreperibilità accertata" ai censimenti del 2001 e del 2011. La caccia è aperta.



Dopo ogni censimento i Comuni hanno l'obbligo della revisione anagrafica dei residenti. Ma per un motivo o per un altro questa operazione - spiegano dagli uffici capitolini - nel 2001 non è stata fatta. E così oggi, su disposizione del direttore Angelo Ottavianelli, l'attività si è messa in moto includendo nel computo i residenti di cui non si sono avute tracce nelle rilevazioni statistiche della popolazione sia 2001 sia nel 2011. E che negli ultimi 15 anni, spiega Ottavianelli «non hanno effettuato alcun accesso ai servizi demografici del Comune che potessero accertarne la presenza sul territorio: né variazioni anzagrafiche, né cambi di residenza, né rihieste di carte d'identità». Niente di niente. Ciò non vuol dire, ovviamente, che queste persone siano tutte morte. Ma il sospetto è evidente. E allora l'ufficio anagrafe ha pubblicato all'albo pretorio un "pubblico proclamo" con l'elenco dei 5.481 nomi dei "desaparecidos".



Gli interessati - o chi per loro - hanno tempo fino al 30 novembre per farsi vivi. In caso contrario l'anagrafe li considererà come non più iscritti tra i cittadini residenti. Non con una cancellazione tout court - spiega Ottavianelli - ma con la creazione di una sorta di lista-parcheggio dalla quale poi, se fosse necessario, procedere a un reintegro. L'operazione potrebbe in qualche modo "decimare" la popolazione ultracentenaria di Roma. Se - come tutto lascia pensare - la stragrande maggioranza di quelle 5.481 attualmente nel limbo anagrafico non si farà viva, nel giro di un mese Roma subirà un crollo statistico: non più 7.052 ultracentenari residenti, bensì 1.571.
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