Torrevecchia, tensioni alla protesta anti-rom dopo gli assalti alle scuole

La manifestazione a via Lombroso
di Lorenzo De Cicco
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Venerdì 28 Novembre 2014, 18:45 - Ultimo aggiornamento: 29 Novembre, 08:42

Dopo i lanci di bottiglie e pietre agli studenti, in duecento stamattina hanno manifestato contro gli assalti rom alle scuole di Torrevecchia.

Quello che avrebbe dovuto essere solo un sit-in dei neofascisti di Blocco Studentesco, il movimento giovanile dell'organizzazione di estrema destra Casapound, si è trasformato in una protesta a cui hanno aderito circa duecento alunni delle tre scuole che hanno sede accanto all'insediamento di via Lombroso, gli alberghieri Domizia Lucilla e Luxemburg e il classico Tacito.

La cooperativa Eureka - pagata dal Comune per la scolarizzazione dei bambini del campo nomadi, ora a rischio chiusura - ha denunciato che alcuni manifestanti avrebbero impedito a 90 bambini rom di andare a scuola.

Dal XIV Municipio però spiegano che sono stati i vigili urbani ad impedire ai piccoli alunni di uscire dal campo, data la tensione che si era creata fuori dalla scuola.

Anche i rappresenanti d'istituto prendono le distanze da Casapound. «I ragazzi in piazza non avevano colori politici», spiega il rappresentante del Domizia Lucilla, Daniele Di Domenicantonio, 18 anni. «È stata una manifestazione pacifica, senza simboli, per parlare dei problemi che viviamo noi che queste scuole le frequentiamo tutti i giorni». «Quelli di Blocco hanno solo portato qualche tricolore e parlavano al megafono - racconta un altro partecipante, iscritto al Tacito - ma erano meno di dieci persone.

Tutti gli altri duecento erano studenti».

Un altro sit-in è in programma per il prossimo 5 dicembre. «Stavolta non vogliamo farci strumentalizzare dall'estrema destra», dicono gli organizzatori.

In serata, la Questura di Roma ha fatto sapere che «il sit-in non ha creato pericolo o intralcio al traffico cittadino nè tantomeno ha impedito agli studenti di accedere all'interno delle aule. Anche le attività all'interno del campo nomadi sono proseguite regolarmente e non risulta che sia stato impedito il passaggio di alcuni bambini rom che stavano andando a scuola».

«Questa mattina intorno alle 8, in via Sebastiano Vinci, all'altezza dell'intersezione stradale che conduce all'entrata degli istituti scolastici Cartesio, Tacito e Stendal - spiega la Questura di Roma - circa 200 studenti si sono radunati in un sit-in spontaneo, non preavvisato, a poche centinaia di metri del campo nomadi di via Cesare Lombroso. La manifestazione di protesta, orientata contro le presunte aggressioni e violenze perpetrate dai nomadi ai danni delle scuole e degli studenti, svoltasi anche con gli interventi oratori di personaggi esterni agli istituti, riconducibili comunque al Blocco studentesco è terminata intorno alle 9, dopo l'accensione di alcuni fumogeni e lo srotolamento di diverse bandiere con il tricolore. Sono in corso accertamenti da parte degli agenti della Polizia di Stato, al fine di identificare le persone che hanno aderito all'iniziativa».

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