Un giovane ventisettenne teneva i poveri animali in gabbie piccolissime e sporche, tra fango, parassiti di ogni genere e reflui provenienti dai loro escrementi. Gli uomini della forestale si sono trovati a fronteggiare una situazione incredibile, poichè la maggior parte dei cani versava in condizioni igienico-sanitarie pessime.Gli animali più sofferenti sono stati trasportati d'urgenza in una struttura di cura a Bracciano, quelli rinvenuti in condizioni migliori, invece, sono stati presi in consegna dai volontari dell'associazione Impronte, in attesa di essere adottati o accolti presso altre strutture. Sul posto è subito accorso il sindaco Luigi Landi, accompagnato dagli assistenti sociali, per verificare le condizioni psicofisiche del giovane, che viveva, anch'egli, in quel contesto degradato. Dalle prime ricostruzioni, non si ritiene che l'uomo abbia maltrattato gli animali per cattiveria, non risultavano infatti denutriti, e nei giorni seguenti si è anche prodigato, con gli operatori, per prestare le cure necessarie.
Trattasi di una situazione di estremo disagio e spetterà in ogni caso ai medici dell'ASL Roma F ed agli assistenti sociali, valutare lo stato di salute fisica e mentale dell'uomo.
La Forestale ha operato il sequestro preventivo delle strutture in cui erano tenuti i cani, tutte risultate abusive; la Procura ha aperto al riguardo un apposito fascicolo. All'uomo si contestano reati urbanistici, smaltimento di reflui provenienti da deiezioni canine e violazione dell'art. 727cod. pen. per maltrattamenti degli animali.