Tocca il sedere a un carabiniere al concerto. Condannata una ragazza

Tocca il sedere a un carabiniere al concerto. Condannata una ragazza
di Riccardo Di Vanna
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Venerdì 27 Giugno 2014, 02:25 - Ultimo aggiornamento: 21:55
Per un attimo, ha messo da parte la passione per la musica che l'aveva portata in piazza San Giovanni per il concerto del primo maggio e si concentrata sulle terga di un carabiniere in servizio d'ordine pubblico. Una toccatina fugace al sedere di un attonito Capitano dell'Arma che ha finito per mettere in seri guai una ventenne abruzzese. La ragazza, arrivata a processo davanti al giudice monocratico della quarta sezione penale del tribunale di Roma - assistita dall'avvocato Andrea Veglia - è stata infatti condannata a venti giorni di reclusione per oltraggio a pubblico ufficiale. La stessa imputata, accusata anche di resistenza è stata invece assolta da questo secondo capo di imputazione. Contrariamente a quanto ipotizzato in un primo momento, la giovane avrebbe infatti fornito senza problemi le proprie generalità al militare preso di mira.



I fatti risalgono al primo maggio del 2012, e si consumano mentre sul palco allestito da Cgil, Cisl e Uil per la celebrazione della storica festa dei lavoratori si alternano gruppi e cantanti solisti. L'area del raduno musicale, come ogni anno, è affollata da centinaia di migliaia di giovani provenienti da ogni parte d'Italia, attirati soprattutto dalla popolarità degli artisti chiamati a esibirsi. La manifestazione va in scena dalle prime ore del pomeriggio fino a tarda sera, ma, come di consueto, gli animi dei partecipanti iniziano a scaldarsi già molto prima dell'apertura ufficiale del concerto. Alle 20.00, quando la ragazza si ritrova vicino all'ufficiale scelto come bersaglio, la manifestazione è già al suo apice e lei ha avuto tutto il tempo necessario per alzare il gomito. Alterata dall'alcol e spinta dal clima di festa e licenziosità della piazza, la studentessa allunga una mano e palpa i glutei dell'agente, sottolineando poi l'audacia della sua mossa un gioioso «Ho toccato il sedere di un carabiniere!».



Ovviamente non si tratta di un gesto dettato da un'irresistibile attrazione fisica, ma di una semplice bravata messa a segno da una spensierata ventenne eccitata dal vino. Una palpatina, goliardica o meno che sia, lascia però sempre interdetto chi la riceve. E se a riceverla, come in questo caso, è un uomo in divisa circondato dai suoi sottoposti la faccenda si fa ancora più seria. Il graduato chiede spiegazioni alla molestatrice e, di tutta risposta, viene liquidato con un secco «E allora? Ho toccato il culo a una guardia di merda». A questo punto, il guanto di sfida è tratto di fronte a troppi testimoni, il militare non può lasciar correre e, costretto dalle circostanze, non può far altro che identificare e querelare l'audace palpeggiatrice.
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