Al grido di «venduti», decine di tassisti romani si sono presentati in un ristorante di piazza Sant'Ignazio a Roma perché avevano saputo di una cena che vedeva riuniti «allo stesso tavolo alcuni parlamentari e Benedetta Arese Lucini, la manager di Uber», la app nata nel 2009 negli Stati Uniti che consente di rintracciare e noleggiare tramite smartphone un'auto con conducente.
I tassisti hanno lanciato all'indirizzo dei parlamentari dollari falsi accusandoli di voler «distruggere il servizio pubblico, quando il Tribunale di Milano ha giudicato per tre volte abusivo Uber».
«Stranamente - spiega Alessandro Genovese dell'Ugl - sono stati depositati degli emendamenti da parte di diversi parlamentari che convergono su un testo molto simile, poco prima della chiusura della presentazione degli emendamenti sul ddl concorrenza. Pare proprio che dietro tutto questo ci sia una regia. La cena della general manager di Uber Arese Lucini con alcuni parlamentari della repubblica pare confermare questo sospetto».