Piazza Vittorio, violentata in un'agenzia: arrestato lo stupratore

Piazza Vittorio, violentata in un'agenzia: arrestato lo stupratore
2 Minuti di Lettura
Martedì 29 Luglio 2014, 09:08 - Ultimo aggiornamento: 30 Luglio, 09:15
Un cinese di 31 anni, C.S., stato arrestato a Roma per violenza sessuale aggravata. Nella serata del 10 aprile scorso, personale della IV sezione della squadra mobile ha acquisito la denuncia resa da una cinese, fortemente provata e in evidente stato di agitazione, che ha raccontato la violenza sessuale subita da parte di un suo connazionale, all'interno di un'agenzia di spedizioni internazionali che lo stesso gestisce nei pressi di piazza Vittorio Emanuele.



La vittima si era recata presso l'attività commerciale per alcune informazioni relative ad alcuni pacchi da lei commissionati e non ancora giunti a destinazione. Il cinese, gestore dell'agenzia, con uno stratagemma ha invitato la giovane donna a recarsi in agenzia durante l'ora di pranzo, al fine di poter restare da solo con lei. L'uomo, infatti, ha pianificato l'incontro, facendo trovare il negozio senza alcun cliente.



Appena la donna è entrata all'interno dello stesso, ha chiuso a chiave la porta, abbassando la saracinesca. La donna ha chiesto spiegazioni per l'insolita repentina chiusura. Il gestore dell'attività commerciale, a quel punto l'ha immobilizzata, buttandola a terra. Nonostante le ripetute richieste della stessa di fermarsi, l'uomo, minacciandola di farle del male, l'ha costretta a subire un rapporto sessuale. Successivamente la donna è riuscita a lasciare l'agenzia, ingannando l'uomo con la promessa di tornare da lui e dicendogli che, se non l'avesse liberata, presto tutti i suoi amici l'avrebbero cercata.



L'autore della violenza, identificato per C.S., resosi conto che la donna non sarebbe mai più tornata e che probabilmente aveva già denunciato il fatto, ha chiuso l'esercizio commerciale e si è reso irreperibile. Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma, hanno permesso di rintracciare l'indagato presso l'abitazione di un familiare lo scorso 26 luglio.
© RIPRODUZIONE RISERVATA