Roma, sedicenne violentata a Prati: arrestato 31enne dipendente del ministero della Difesa

Roma, sedicenne violentata a Prati: arrestato 31enne dipendente del ministero della Difesa
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Mercoledì 1 Luglio 2015, 10:29 - Ultimo aggiornamento: 2 Luglio, 09:11

È un 31enne appartenente al Ministero della Difesa - in forza presso l'Arsenale della Marina, l'uomo fermato per violenza sessuale aggravata, in relazione allo stupro di una minorenne nei pressi di piazzale Clodio. Il militare, presunto responsabile dello stupro della 16enne, violentata a Roma lunedì sera, era di passaggio a Roma. L'uomo si sarebbe dovuto imbarcare oggi per una missione militare.

G. F. originario della provincia di Cosenza, è stato riconosciuto - senza alcun dubbio - dalla vittima quale autore della violenza subita la sera precedente. In quell'occasione l'uomo, fingendosi poliziotto, con il pretesto di infliggere una sanzione alla giovane, in quanto l'aveva vista bere birra assieme a due coetanee, le aveva intimato di mostrargli i documenti e di seguirlo al commissariato per gli accertamenti.

A quel punto però, il sedicente poliziotto, dopo aver assicurato a un palo la bicicletta con cui era arrivato sul posto, l'ha condotta, a piedi, in via Teulada e, all'altezza del parcheggio di via Casale Strozzi, l'ha trascinata con forza nel parchetto sito nelle vicinanze e ha abusato di lei.

Al termine del rapporto l'uomo ha accompagnato la ragazza in via Bafile, dove poco prima l'aveva avvicinata, ma, scorgendo la presenza di un adulto, ha iniziato a correre ed è riuscito a dileguarsi, eludendo il vano tentativo delle donne di raggiungerlo.

G.F., però, avrebbe negato lo stupro raccontando di aver avuto con la minore un rapporto sessuale consensuale. Sarebbe questa, stando a quanto si apprende, la versione fornita dal trentunenne di origine calabrese agli inquirenti. Nei prossimi giorni sarà disposta una consulenza sugli abiti indossati dalla giovane vittima. Intanto, il pm Eugenio Albamonte ha chiesto la convalida del fermo di G.F., per i reati di violenza sessuale e sostituzione di persona (in relazione al fatto che l'indagato si sarebbe presentato alla ragazzina spacciandosi per un poliziotto). Riscontri sulle ipotesi degli investigatori saranno forniti anche dal vaglio delle comunicazioni intercorse tra G.F. e suo fratello -denunciato per favoreggiamento- dopo la violenza.

Le indagini, immediatamente avviate dagli uomini della Squadra Mobile, coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma, hanno consentito di ricostruire la dinamica della vicenda e il percorso effettuato dal fermato assieme alla vittima. È stato, in particolare, predisposto un servizio di appostamento continuativo nei pressi del luogo ove era stata parcheggiata la bicicletta utilizzata dal violentatore per i suoi spostamenti, fin quando, poco dopo l'una di notte, una persona, successivamente identificata per il fratello del fermato, è stato sorpreso mentre tentava di recuperare il mezzo.

Il giovane, dopo una prolungata reticenza e improbabili scuse per giustificare la sua presenza in quel luogo e a quell'ora, ammetteva che la bicicletta era stata parcheggiata lì la sera precedente dal fratello. Immediatamente sono iniziate le ricerche di quest'ultimo, il quale veniva poi trovato proprio in casa del fratello.

«Il Ministero della Difesa rende noto che il militare è stato immediatamente sospeso dall'impiego. Il Ministero, ove ne ricorrano i presupposti, non mancherà di promuovere la costituzione in giudizio della pubblica amministrazione». Così in una nota il ministero della Difesa.

Il fratello di G.F. è stato denunciato in stato di libertà per il reato di favoreggiamento personale. Visti gli elementi di prova raccolti e il pericolo di fuga, il militare è stato invece sottoposto a fermo di p.g. da parte degli agenti della IV Sezione «Reati sessuali e in danno di minori» della Squadra Mobile e messo a disposizione dell'Autorità giudiziaria competente per la successiva convalida.

In casa del fratello del fermato sono stati trovati un paio di pantaloncini appena lavati che corrispondevano alla descrizione dell'abbigliamento data dalla vittima. Al responsabile dello stupro gli uomini della squadra Mobile sono arrivati dopo indagini che hanno ricostruito il percorso dell'uomo, che aveva lasciato la sua bicicletta legata a un palo dopo aver avvicinato la ragazza e le sue amiche. Un appostamento ha permesso di individuare il fratello del presunto stupratore, che poco dopo l'una di notte era andato a recuperare la bici.

Ulteriori elementi a riscontro dei fatti sono stati forniti dalle videocamere di sorveglianza di uno degli esercizi commerciali presenti lungo la via di fuga, che ritraevano un soggetto dalle fattezze compatibili con il fermato, mentre si allontanava dal luogo inseguito da quattro persone. A ulteriore riscontro, sono state, inoltre, acquisite diverse testimonianze, che confermavano quanto già narrato della vittima e delle sue amiche.

Il questore di Roma. «Mi dispiace per quello che è successo, ma siamo soddisfatti perchè in tempi record i nostri investigatori hanno individuato l'autore del fatto». Lo ha detto il questore di Roma, Nicolò D'Angelo, commentando l'arresto da parte della Squadra Mobile del presunto autore della violenza sessuale ai danni della sedicenne. «Hanno lavorato bene e velocemente - ha aggiunto - gli elementi a suo carico sono pregnanti».

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