Un'area di 22mila metri quadrati, che comprende diversi fabbricati utilizzati attualmente per registrazioni televisive e riprese cinematografiche e due capannoni in disuso, ospiterà le botteghe artigiane e di artisti - che ora gravitano in zona Pietralata - con l'obiettivo di rilanciare il tessuto di artigianato e professioni dell'arte e della creatività anche digitale. «Quello di oggi è un passaggio importante dal punto di vista simbolico - commenta l'assessore ai Lavori Pubblici di Roma Capitale Paolo Masini - In questo modo preserveremo l'origine di quel luogo che è deputato alla creatività». In Campidoglio ora si studia il progetto per l'affidamento a finanziatori privati, da individuare tramite gara pubblica europea, in modo da riqualificare i fabbricati senza che l'amministrazione capitolina sostenga alcun costo: si pensa ad un fabbricato per attività socio-culturali e creative di Roma Capitale, un complesso per la prosecuzione delle attività degli Studios Ex De Paolis a cui aggiungere laboratori tecnici e di artigianato e multisale di proiezione. Inoltre nel progetto si prevede la realizzazione di parcheggi interrati, sia privati che pubblici, per un totale di 600 posti auto. L'intero complesso degli Studios, dopo essere stato confiscato all'ex cassiere della Banda della Magliana Enrico Nicoletti, è stato gestito fino ad oggi dal Demanio dello Stato e dall'Agenzia dei beni confiscati ed affittato ad operatori cinematografici privati che hanno ereditato tutto il know how degli storici Studios.
Il trasferimento a Roma Capitale comporterà, per le casse comunali, l'introito del canone d'affitto mensile (24mila euro). Risorse che saranno destinate a progetti di autopromozione e sviluppo delle periferie, in particolare del quadrante Tiburtina-Pietralata.
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