I MOTIVI
«Tra le motivazioni che ci hanno spinto ad occupare - spiega una studentessa del Kant, Maria I., 18 anni - c'è la protesta contro la riforma della “Buona Scuola” e il Jobs Act». «Alcuni istituti manifestano anche per le condizioni fatiscenti degli edifici», spiegano dall'Unione degli studenti, ricordando i dati sull'edilizia scolastica, che mostrano come in città il 50% degli istituti all'apertura dell'anno scolastico non avesse ancora ottenuto l'agibilità.
In quasi tutte le scuole in questi giorni si sono svolte assemblee e riunioni tra gli studenti anche se per il momento sembra prevalere la linea morbida, visto che quest'anno tra gli studenti si è fatto sentire anche il fronte dei contrari alle occupazioni. La Federazione degli Studenti, insieme ad altre sigle, si è dichiarata contraria alle proteste e nei giorni scorsi ha effettuato davanti ai portoni degli istituti un volantinaggio per spiegare «le ragioni della riforma e le nostre proposte per migliorarla».