Studente svizzero morto a Roma: indagati quattro compagni. Gli inquirenti: gioco finito male

Studente svizzero morto a Roma: indagati quattro compagni. Gli inquirenti: gioco finito male
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Venerdì 11 Aprile 2014, 15:56 - Ultimo aggiornamento: 12 Aprile, 09:30

Quattro studenti svizzeri, tutti minorenni, sono indagati per la vicenda del sedicenne trovato morto con una coltellata al petto, marted sera, all'interno di un albergo della Capitale, dove era in gita con i compagni. I tre, che erano in stanza con il giovane, sarebbero indagati per permettere una serie di accertamenti. Le ipotesi di reato potrebbero essere omicidio colposo o omissione di soccorso. Gli studenti sono stati indagati, ha detto un inquirente, a loro garanzia e affinchè fosse possibile effettuare una serie di accertamenti tecnici.

È stato gettato in giardino il coltello insanguinato che ha ucciso il sedicenne trovato morto con una coltellata al petto la sera di martedì scorso all'interno di un albergo della Capitale, dove era in gita con i compagni. Lo si apprende da fonti investigative. Il coltello è stato poi trovato, la sera stessa, dagli investigatori della polizia. Individuato il negozio della capitale dove gli adolescenti della comitiva scolastica hanno acquistato i coltelli, uno dei quali ha ucciso il ragazzo. Si è trattato di una tragica fatalità: un gioco finito male o un incidente con una ferita mortale che lo stesso ragazzo si sarebbe procurato da solo. È questa l'ipotesi degli investigatori, condivisa dagli inquirenti, in merito alla morte del sedicenne trovato senza vita con una coltellata al petto, martedì sera, all'interno di un albergo della Capitale, dove era in gita con i compagni.

Sull'autopsia svolta ieri al Policlinico Gemelli verrà redatto un verbale da consegnare alla Procura in attesa del referto completo consegnato entro 90 giorni. Secondo un calcolo approssimativo la ferita, data la costituzione toracica e l'età del ragazzo, potrebbe essere profonda circa 5 centimetri. Nei giorni scorsi si erano susseguiti gli interrogatori dei compagni di scuola: tutti erano rimasti per giorni all'interno della Domus Nascimbeni, l'albergo delle religiose a due passi dal Vaticano, blindato dopo la vicenda. Il ragazzo aveva comprato il coltello papillon, cosiddetto 'a farfalla', il giorno prima assieme ad altri compagni. Quella stessa arma si è rivelata letale: ha reciso l'aorta fino a raggiungere l'esofago. Ieri la polizia è stata all'interno della camera d'albergo per ricostruire la dinamica di quello che è successo martedì sera poco prima delle 23. Oggi la svolta clamorosa con i quattro compagni di scuola indagati.

Il pullman con a bordo la scolaresca svizzera dell'istituto L'Elisèe di Losanna ha lasciato la Domus Nascimbeni a Roma. Il pullman è diretto a Losanna. Con loro cinque insegnanti. Due si sono recati mercoledì a Roma per sostenere i colleghi, ha indicato oggi all'Ats Michael Fiaux, portavoce del Dipartimento vodese della formazione e della gioventù (DFJC). Il viaggio d'andata era stato effettuato in treno.

Un centinaio di allievi del collegio Elysèe di Losanna ha deposto fiori e acceso candele questo pomeriggio davanti alla scuola per ricordare il compagno di scuola morto martedì notte a Roma dove era in gita scolastica.

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