Strisce blu, il Comune di Roma: «Le multe vanno avanti come prima»

Strisce blu, il Comune di Roma: «Le multe vanno avanti come prima»
di Luca Lippera
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Sabato 29 Marzo 2014, 16:54 - Ultimo aggiornamento: 19:43

Tante parole per nulla. Il Comune di Roma ha chiarito che le multe per le infrazioni sulle strisce blu, in mancanza di una nuova legge o di una circolare che cambi l'interpretazione di quella in vigore, andranno avanti. Il comunicato emesso l'altroieri dal Ministero dei Trasporti, secondo il Dipartimento delle Entrate del Campidoglio, non cambia assolutamente nulla, perch le parole non sono una norma e non hanno il potere di abrogare quelle in vigore.

Così gli ausiliari dell'Atac, incaricati dei controlli sui circa 78 mila posti auto nelle cosidette aree a sosta tariffata, hanno ricevuto la conferma che si avanti come prima. «Non è un braccio di ferro e nessuno vuole perseguitare i cittadini - aggiungono in Comune - Ci limitiamo ad applicare il comma 15 dell'articolo 7 del Codice della Strada che prevede un sanzione non solo per chi non ha pagato nulla ma anche per coloro che hanno versato ai parcometri meno del dovuto».

Il comunicato emesso dal Ministero dei Trasporti due giorni fa non ha fatto che aggiungere confusione alla confusione. Il responsabile del dicastero, Maurizio Lupi, il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, e il sindaco di Torino, Piero Fassino, che è anche presidente dell'Anci (Associazione nazionale comuni d'Italia), hanno concordato dopo una estenuante discussione che «spetta alle amministrazioni locali emettere specifiche delibere in merito alle sanzioni e alla disciplina sulle strisce blu». Ma si tratta, appunto, di semplici dichiarazioni.

Il Comune di Roma e tutti i comuni d'Italia, dal 1997, applicano in materia le disposizioni del Codice della Strada. In particolare l'articolo 7 e il 157. «Una circolare dello stesso Ministero dell'Interno - dicono in Comune - ha ribadito che questa è l'impostazione corretta. Chiunque può leggerla: circolare 300 del 1997. Se non viene fatta una modifica legislativa, tutto resta esattamente come prima. A meno che qualcuno che ne ha potere non ci dica, per iscritto, che le contravvenzioni non vanno più fatte».

Tutta la diatriba ruota attorno ai verbali contro coloro che hanno pagato - mettiamo - un'ora e vengono sorpresi in sosta da due. Secondo alcuni, i Comuni dovrebbero scrivere agli automobilisti, chiedere di pagare la differenza, dare un termine e solo dopo - in assenza di pagamento- emettere la multa: 41 euro, esattamente come coloro che sostano sulle strisce blu senza aver pagato niente.

Ma si tratta solo di un'ipotesi. Il chiacchiericcio di questi giorni, invece, ha già iniziato a fare danni. Migliaia di romani, convinti che sia cambiato tutto, cosa non vera, hanno iniiziato a non pagare più niente. Gli ausiliari dell'Atac, da giorni, hanno notato un aumento verticale delle infrazioni. I cittadini pensano che ci sia stata una rivoluzio. Innvece hanno trovato la multa sul parabrezza.

«Non possiamo comportarci altrimenti - dicono in Campidoglio - Anni fa c'è stato un Comune, Velletri, che ha pensato di sostituire la multa con l'avviso (un invito a regolarizzare, ndr) in caso di pagamento inesatto sulle strisce blu. Bene: la Corte dei Conti lo ha sanzionato per danno erariale contestando la mancata applicazione del Codice della Strada e l'amministrazione di Roma non vuole fare la stessa fine. Tanto pù che potrebbe anche costarci un'accisa di omissione di atti d'ufficio. Senza una modifica scritta, continueremo a fare le multe». Anche oggi, mentre leggete queste notizie.