Strisce blu, il Tar boccia il Comune di Roma: bloccati gli aumenti delle tariffe
Improta: ricorreremo al Consiglio di Stato

Strisce blu, il Tar boccia il Comune di Roma: bloccati gli aumenti delle tariffe Improta: ricorreremo al Consiglio di Stato
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Martedì 17 Marzo 2015, 15:53 - Ultimo aggiornamento: 19:30

Ancora un'altra bocciatura, questa volta sull'aumento delle tariffe per le strisce blu. Il Tar del Lazio ha accolto il ricorso del Codacons sulle nuove tariffe per la sosta entro le strisce blu.

La decisione, presa dai giudici della seconda sezione, ha annullato l'adeguamento a 1,50 euro della tariffa oraria e, sospeso contestualmente sia la tariffa agevolata giornaliera (8 ore) da 4 euro sia quella mensile da 70 euro.

«Deve convenirsi con i ricorrenti -si legge nella sentenza del Tar- che l'uso indifferenziato della leva finanziaria costituisca una scelta non conforme ai criteri di determinazione delle tariffe ivi delineati.

Di immediata evidenza, appare, ad esempio, l'inesistenza di misure di incremento dell'offerta di trasporto pubblico o comunque di specifici studi circa l'attuale adeguatezza di esso nelle diverse zone tariffate».

E' di nemmeno due settimane fa un altro stop sempre arrivato dal Tar sulle tariffe per la Ztl.

Ma il Comune non ci sta. Attacca l'assessore alla Mobilità Guido Improta: «Prendiamo atto della sentenza fotocopia del Tar che censura Roma

Capitale per l'istruttoria insufficiente che avrebbe accompagnato l'adozione della delibera n. 48 del 29 luglio 2014. Dopo la pronuncia sulle tariffe Ztl, cui abbiamo fatto fronte con una nuova delibera, il Tar del Lazio, anche in questa occasione, riconosce il potere attribuito a Roma Capitale in materia ed evidenzia l'aspetto formale della mancata adozione del Pgtu da parte dell'Assemblea Capitolina come elemento fondante della sentenza emessa». L'assessore continua: «Ma il Tar in questa occasione - prosegue Improta - si spinge anche a compiere delle valutazioni politiche che non ci convincono

proprio. Infatti, mentre da un lato accetta il fatto che le strisce blu costituiscano un elemento essenziale per la limitazione della circolazione, dall'altro dice che dobbiamo tener conto delle abitudini dei cittadini all'uso dei mezzi pubblici che, in una città con

2,8 milioni di veicoli, sono evidentemente da modificare se non da costruire a partire da un diverso approccio culturale al tema della mobilità. Proporremo pertanto - conclude Improta - ricorso al Consiglio di Stato verso una sentenza che è culturalmente sbagliata».

Intanto l'opposizione insorge. Alessandro Onorato (Lista Marchini): «È da pazzi aumentare le tariffe per le strisce blu, togliere le agevolazioni orarie e contemporaneamente tagliare 8,3 milioni di chilometri di trasporto pubblico. Ora è chiaro a tutti che quello che veniva fatto passare per un tentativo di scoraggiare l'uso del mezzo privato, in realtà nascondeva solo la volontà di fare cassa sui romani con provvedimenti inadeguati e improvvisati». Per Fabrizio Ghera di Fratelli d'Italia «la sentenza dimostra per l'ennesima volta, dopo gli assurdi rincari su Ztl e asili, che questa amministrazione è sempre più inadeguata. Un sindaco incapace a gestire la

città su problemi ordinari figuriamoci cosa potrà combinare per un evento straordinario come il Giubileo». Anche Davide Bordoni di Forza Italia è molto critico: «Ora speriamo che la giunta prenda atto della decisione dei giudici e provveda quanto prima ad uno studio veramente approfondito della mobilità di questa città e ad una nuova e seria proposta di mobilità sostenibile che sia di supporto e non d'intralcio ai tantissimi cittadini romani, anche quelli che non vivono nella città storica, che devono spostarsi ogni giorno per molteplici impegni nei punti più disparati del territorio, anche non serviti adeguatamente dai mezzi pubblici».

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