Roma, la Street Art entra in galleria: folla di vip al vernissage dei romani Maupal

Roma, la Street Art entra in galleria: folla di vip al vernissage dei romani Maupal
di Valeria Arnaldi
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Venerdì 27 Marzo 2015, 06:23 - Ultimo aggiornamento: 31 Marzo, 16:42


Una Wonder Woman che ha "rubato" le braccia alla dea Kalì per raccontare l'attualità delle donne e mamme in carriera, sempre divise tra mille impegni, opera di Solo. Un monumentale Che Guevara su sfondo rosso, firmato da David Diavù Vecchiato. Un'Europa grassa e schiacciata, realizzata da Maupal.

Street art sotto i riflettori e, soprattutto, da salotto, ieri, per l'inaugurazione della mostra "Uan Urban Art Utopia", nella galleria di China Porcella, in via del Babuino. Ad ammirare e fotografare - selfie inclusi - i lavori dei tre artisti, un parterre di volti noti del mondo dello spettacolo e dello sport, attratti dai linguaggi più pop del contemporaneo. Tra i primi ad arrivare, l'attore Luca Argentero, poi seguito da Giulio Base. In sala, anche il barone del rugby italiano Andrea Lo Cicero con la fidanzata, la modella Roberta Di Fiore. Tutti per ammirare gli street artist al lavoro. Ad aprire la serata, infatti, è stato un live painting riservato a pochi ospiti selezionati. Nella gabbia di una transenna mobile, gli artisti hanno realizzato tre grandi opere, o meglio tre riflessioni per graffiti - e graffi - e colore. Così Diavù ha scelto le forme del David, accompagnato però dai caratteri in greco del nome.
«Ho scelto di rappresentare il David - racconta - perché testimonia le nostre radici. Noi veniamo dal classicismo e dai canoni greci, ai quali guardava lo stesso Michelangelo, stranamente però ora vogliamo abbandonare la Grecia». Riflessione socio-politica anche per Maupal che ha scelto le forme abbondanti di un Dalai Lama-Budda: «Volevo mostrare un dialogo tra pesi. Qui il personaggio salta facilmente l'ostacolo dell'asticella del Nirvana. Nella parete di fronte, le rotondità della Merkel gravano l'Europa». Più romantica, ma non troppo, l'idea di Solo: un bacio. «Potrebbe essere un inizio o una fine - spiega - scriverò The end per far capire che si tratta di un addio». Tra pennellate, storie e possibilità di parlare direttamente con gli artisti, la sala si è presto affollata e, superato l'orario riservato, sono stati numerosi i fan che non hanno perso l'occasione per farsi fare un autografo dai tre big della street art. «Volevamo portare questo genere di arte a un pubblico che di norma non ha l'occasione di vederla o dedicarle la giusta attenzione - spiega China Porcella, che ha curato la mostra con Marta Ugolini - è il linguaggio artistico più attuale del momento.

Questa mostra è l'inizio di un percorso». Un viaggio nella street art romana attraverso i lavori dei suoi protagonisti, tenuto a battesimo nell'ufficialità della galleria, tra osservazioni guidate e calici alzati.